Ultime guerra in Ucraina, Zelensky: «Non voglio incontrare Putin, ma devo»

Le dichiarazioni del presidente dell’Ucraina mentre le guerra prosegue

«Non voglio incontrare il presidente della Russia Vladimir Putin, ma devo». È la dichiarazione con cui Volodymyr Zelensky ha nuovamente aperto alla possibilità di incontrare il suo alter ego russo. Un passaggio che secondo il leader ucraino rappresenta l’unica possibilità di «risolvere questo conflitto in modo diplomatico». Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa in cui ha messo in rilievo come, affinché ciò avvenga, è necessario che arrivi a far «tacere le armi».

Zelensky parla di situaizone drammatica a Mariupol

Parole che sembrano un piccolo squarcio di sereno in un «cielo» davvero molto nuvoloso e in cui, a dire il vero, il momento in cui le armi arriveranno a tacere dovrà ancora essere atteso.

Uno scenario che è strettamente dipendente da una situazione in cui la guerra va avanti e continua a regalare fatti che ne rivelano la sua terribile drammaticità. Come sta avvenendo, ad esempio, a Mariupol. Zelensky ha parlato di consistenti bombardamenti sia dal cielo che via terra. «La situazione - ha sottolineato - è drammatica».

L’Onu ha chiesto tregua immediata nella zona di Mariupol

La situazione della città, una delle più colpite da quando è iniziato il conflitto, è monitorata a livello internazionale. La stessa Onu ha chiesto che sia decisa una tregua immediata, in maniera tale da poter facilitare l’evacuazione dei 100.000 civili ancora presenti. L’idea è che più si rimanderà l’appuntamento con una decisione di questo tipo più aumenteranno i rischi per le vite umane.

Quella stessa tregua che l’Ucraina ha chiesto in nome della Pasqua ortodossa. «Ma - ha scritto in un tweet il il consigliere del presidente Zelensky Mikhailo Podolyak -finora le forze stanno continuando ad attaccare Azvostal a Mariupol, il posto in cui si trovano si nostri civili e militari è bombardato pesantemente con bombe e artiglieria».

La guerra va avanti da ormai due mesi

Nel frattempo la guerra prosegue, ben oltre quelle che erano le previsioni che prevedevano una rapida vittoria russa. Zelensky si è detto convinto che l’Ucraina vincerà e dimostrerà tutto il suo valore. Concetto espresso aggiungendo come la «resistenza» debba essere considerata l’ultima possibilità rimasta al suo popolo.

Zelensky ha manifestato gratitudine a Papa Francesco per la sua posizione. Pur sottolineando come oggi sia «presto» per poter ipotizzare la possibilità di una visita in Ucraina, ha sottolineato in Ucraina lo si aspetti poiché in lui nutrono fiducia molte persone.

Il Pontefice, in occasione del Regina Coeli, ha ricordato come a due mesi dall’inizio della guerra in Ucraina la guerra si sia addirittura inasprita. Ha rinnovato l’appello affinché si possa avere una «tregua pasquale» che possa rappresentare «un segno minimo e tangibile di una volontà di pace». Quella pace che, al momento, ancora attesa.