Ultime Guerra in Ucraina: offensiva Russia in Donbass, ma Zelensky non vuole indietreggiare

Il presidente ucraino ha rilasciato ha dichiarazioni che parlano chiaro in relazione alla posizione di Kiev

«Il Donbass sarà ucraino». Ne è sicuro il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelesnky che ha rilasciato questa dichiarazione in un video per la nazione. Parole significative in una fase del conflitto in cui la Russia sta intensificando l’offensiva.

Cosa ha detto Zelensky sul Donbass

«Se gli occupanti - ha detto Zelensky - pensano che si approprieranno di Lyman o Severodonetsk, si sbagliano». Una notazione non casuale, se si considera che si tratta di due tra le città che in questa fase sono interessate da una consistente azione russa.

Secondo, però, il presidente ucraino questo non cambierebbe l’identità territoriale «Perché - ha spiegato in relazione al Donbass - siamo noi, é la nostra essenza». E i propositi per il futuro sono chiari: «E anche se la Russia porta distruzione e sofferenza ovunque, ricostruiremo ogni città».

"Situazione difficile in Donbass", le parole di Zelensky

Il presidente ucraino ha ammesso che la situazione nella regione del Donbass è molto difficile. A suo avviso, in questa fase, i russi starebbero concentrando gli sforzi per ottenere quegli obiettivi che pensavano di raggiungere in pochi giorni.

Traguardi che, dal suo punto di vista, sono ancora da raggiungere quando ci si avvicina a 100 giorni di conflitto. Questo si starebbe traducendo nell’impiego del «massimo dell’artiglierie e delle riserve» nel Donbass. «Stiamo - ha aggiunto - difendendo il nostro paese nel modo in cui le nostre attuali risorse difensive ci permettono. Stiamo facendo di tutto per accrescerle. E le incrementeremo.»

Missili Mlrs provenienti dagli Usa?

La possibilità di incrementare le armi passa, verosimilmente, per le forniture provenienti da paesi che sostengono Kiev. La Cnn nei giorni scorsi, ad esempio, ha riferito che il governo americano starebbe pensando all’introduzione dei missili Mlrs all’interno dei nuovi pacchetti di forniture militari. Si tratta di sistemi a lungo raggio, per i quali la decisione potrebbe arrivare la prossima settimana.

Prosegue l’offensiva russa

In questa fase, dopo Mariupol, c’è un’altra città che sta diventando un luogo simbolo del conflitto. Si tratta di Severodentsk. Una città fantasma, se si considera che quasi tutti gli abitanti avrebbero già lasciato il territorio.

Alcune stime ucraine parlano della possibilità che al momento il 60% delle case potrebbero essere state distrutte dai bombardamenti russe. Si arriva all’80-90% se si considerano quelle danneggiate e che per tornare agibili avrebbero bisogno di significativi interventi di ripristino.

Da fonti dell’intelligence britannica, nel frattempo, è arrivata l’indicazione che le truppe russe avrebbero preso il controllo di Lyman. Si tratta di un centro urbano che costituisce un cruciale snodo ferroviario e questo aiuterebbe nella conduzione degli attacchi.

Si attendono sviluppi militari su una situazione che, nei prossimi giorni, pare destinata a restare incandescente. E nel frattempo sono già stati superati i tre mesi di guerra.