Ucraina, Biden parla di «genocidio»: arrivano le repliche da Macron e Cina

Il presidente degli Stati Uniti ha avuto ancora una volta parole dure, ma dalla Francia e dalla Cina emergono posizioni in cui si dice che parole di questo tipo potrebbero non essere la strada giusta

«Genocidio». È il termine forte con cui Joe Biden si è espresso su quelli che sono gli effetti della guerra in Ucraina. Un’accusa particolarmente dura che ha avuto delle reazioni a livello internazionale, probabilmente riconducibili alla volontà di tenere aperta la porta di un’eventuale dialogo ai fini di uno stop alle ostilità.

È il caso specifico delle parole del presidente della Francia Emmanuel Macron. Le parole provenienti dalla Cina, dal portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, lasciano invece intendere come sarebbe preferibile usare altri toni per favorire una soluzione diplomatica a quanto sta avvenendo.

Ucraina, Biden: «Le prove stanno aumentando»

Biden, parlando con la stampa, non ha avuto mezze misure nel definire dal suo punto di vista l’azione della Russia in Ucraina. «L’ho definito - ha spiegato - genocidio, perché è diventato sempre più chiaro che Putin sta solo cercando di spazzare via l’idea di poter essere ucraino. Le prove stanno aumentando. È diverso da come era settimana scorsa, diverse prove stanno venendo fuori».

«Letteralmente - ha incalzato - è una cosa orribile quella che i russi hanno fatto in Ucraina e sapremo sempre di più sulla devastazione». «Lasceremo - ha proseguito - che gli avvocati decidano a livello internazionale se può essere considerato tale, ma a me pare proprio sia così».

Guerra in Ucraina, Macron dubita della necessità di avere «escalation delle parole»

«Quello che sta succedendo - ha dichiarato Emmanuel Macron - è di una brutalità senza precedenti, ma allo stesso tempo guardo ai fatti e voglio cercare il più possibile di continuare a essere in grado di fermare questa guerra e ricostruire la pace, quindi non sono sicuro che l’escalation delle parole serva alla causa»

Si nota come il presidente francese abbia un approccio diverso alle questioni, rispetto alla durezza con cui Joe Biden si è più volte espresso nei confronti della Russia e del suo presidente Vladimir Putin.

Ucraina, la Cina continua ad auspicare la pace

Dalla Cina è arrivata, invece, una dichiarazione che conferma la linea di Pechino. Non sostiene e non condanna nessuno, ma auspica la pace. Si inserisce in questo solco la dichiarazioni riportata dall’Ansa dal portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian che ha risposto ad una domanda relativa all’ultima uscita di Joe Biden.

Ha parlato, in particolare, del fatto che ogni sforzo della comunità internazionale dovrebbe essere «finalizzato a raffreddare la tensione» e non «ad alimentarla». «Dovrebbe - ha aggiunto - spingere per una soluzione diplomatica, non aggravare ulteriormente gli scenari».