Torino: trasforma la sua bici in una moto con un kit comprato online, 6000€ di multa

Un 18enne è stato fermato e multato dai vigili urbani di Collegno per via della sua bici ’modificata’: aveva un piccolo motore e una marmitta.

Negli ultimi tempi sempre più persone si spostano nelle grandi città a bordo di biciclette o di scooter. L’automobile, molto lentamente, sta passando di moda per via di un mondo sempre più ecologista e tendente a usare mezzi alternativi, meno inquinanti e più facili da parcheggiare.

La bici/motocicletta

Un 18enne di Torino è tra i tanti italiani che vanno al lavoro in bicicletta. In settimana il ragazzo è stato protagonista di un singolare episodio che gli è costato una pesante multa. Come scrive l’edizione locale del Corriere, alle 7:30 di alcuni giorni fa, come ogni mattina, il soggetto in questione si stava avviando da Collegno al centro di Torino per andare a lavorare.

In sella alla sua bicicletta, è stato fermato proprio dalla polizia municipale di Collegno per un controllo. Il ragazzo aveva tagliato per il parco Dalla Chiesa, dov’erano presenti alcuni vigili urbani del comune di Collegno. Questi lo hanno visto letteralmente sfrecciare in sella a quella che sembrava una bici ma che emetteva un suono insolito e viaggiava a una velocità troppo alta.

Le gravi conseguenze

Dopo un breve inseguimento (il ragazzo aveva provato a fuggire), i vigili hanno scoperto che quella era a una bici anomala a tutti gli effetti. Più precisamente era una sorta di motocicletta: serbatoio e motore ‘extra’ erano stati montati sul telaio e c’era perfino una piccola marmitta. Si è scoperto poi che il 18enne in questione di lavoro faccia l’elettricista e sia molto esperto nel suo campo. Il giovane aveva ‘modificato’ la bici rendendola una mini moto a tutti gli effetti.

Nonostante leggere i fatti possa anche strappare un sorriso, il ragazzo non dimenticherà presto quanto successo: il mezzo gli è stato sequestrato in quanto non omologato e sprovvisto di assicurazione. Il Corriere scrive che la multa per il momento è di circa 6.000 euro e ne parla in termini provvisori perché se venissero trovate altre irregolarità, la cifra potrebbe salire ancora.