Milano: si presenta con le valige a Palazzo Reale: “Sono erede dei Savoia, questa è casa mia”

Un cittadino australiano ha affermato di essere l’erede di Casa Savoia ed ha chiesto di ottenere una stanza per sé nel Palazzo Reale di Milano.

Il COVID-19 da qualche settimana fa meno paura rispetto al periodo natalizio e anche il turismo ne sta giovando. Le città italiane sono di nuovo prese d’assalto dai turisti, specialmente nel weekend.

L’episodio di Milano

Anche a Milano si registra un vivace movimento di persone. Pertanto, tra milioni di persone che si spostano all’interno della città, è inevitabile che ce ne sia qualcuno con pensieri e intenzioni totalmente diversi rispetto alla massa.

Un cittadino australiano in visita a Milano si è recato presso il Palazzo Reale avanzando una particolare pretesa. Ai dipendenti del posto che gli hanno chiesto come potessero aiutarlo, ha risposto «Sono l’erede del Regno d’Italia e questa è casa mia.»

L’incredibile episodio, riportato da TGCOM24, si è verificato nella giornata di mercoledì. Il soggetto in questione è arrivato al Palazzo Reale con alcuni bagagli, presumibilmente per trasferirsi in una delle stanze dell’edificio che, a suo avviso, gli spetta di diritto in quanto nobile erede.

L’erede di Casa Savoia

È salito al primo piano, ha chiesto dove si trovasse Palazzo Marino ed ha mostrato dei documenti che, nella sua fantasia, certificavano la proprietà del palazzo in quanto membro di casa Savoia.

Qui non gli è stato dato ascolto e, dopo essersi allontanato per circa un’ora, è tornato, lasciando le valige nell’area del controllo Green Pass e rifiutandosi di andare via dal posto che lui chiamava casa.

Dopo una breve discussione, l’uomo ha rifiutato di andare via, tanto che i dipendenti del posto hanno dovuto chiamare sia i Vigili del Fuoco che i poliziotti. Dopo una lunga trattativa, gli uomini in divisa hanno convinto il presunto erede a desistere e ad andare via.

Non è chiaro dove si sia diretto dopo l’allontanamento. Quello che ha fatto, tecnicamente, non ha violato in maniera grave alcuna legge, per cui si è deciso di archiviare il tutto come una semplice burla o il delirio di una persona confusa.