Telefonata Biden-Xi Jinping: cosa si sono detti?

Era in programma l’interlocuzione tra il presidente Usa e quello della Cina

Telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping, un passaggio importante dei fatti del 18 marzo che ruotano attorno alla guerra in Ucraina. Quella che poi si è scoperto essere stata, in realtà, una videochiamata (come riportato dalla Cnn) il presidente degli Stati Uniti d’America e il collega cinese si sono confrontati su quello che sta avvenendo nella parte orientale dell’Europa. Secondo quanto riferito dal network americano, la telefonata si è conclusa quando in Italia mancavano pochi minuti alle 16. La conversazione tra i due è durata un’ora e cinquanta minuti.

Guerra in Ucraina: la Cina si era astenuta sulla risoluzione dell’Onu

I buoni rapporti che intercorrono tra la Cina e la Russia, come è noto, rappresentano uno dei fronti su cui si cerca di analizzare i futuri scenari internazionali. Il colosso cinese, pur non avendo condannato l’azione militare russa, ha fino al momento mantenuto un atteggiamento di distanza rispetto all’accaduto. La Cina, tra l’altro, si è astenuta sulla risoluzione dell’Onu per chiedere a a Mosca lo stop immediato delle operazioni militari in Ucraina.

Un’astensione a cui poteva corrispondere un voto contrario che, però, non è arrivato. Quello che si immagina potesse essere l’obiettivo di Biden era quello di fare in modo che la Cina facesse pressione sulla Russia affinché si interrompa quanto si sta verificando in Ucraina. Così come era ipotizzabile che il presidente americano esortasse lo stato cinese a non fornire supporto a quello russo in fatto di equipaggiamenti militari.

Telefonata Biden-Xi Jinping, cosa è emerso

E, in base a quanto sta emergendo sull’avvenuta interlocuzione tra Biden e Xi Jinping, non sembra avere orientamento a spostarsi di molto su quella che è la sua posizione. La Cnn, in particolare, cita l’emittente cinese CCTv, riportando ciò che Xi avrebbe detto a Biden.

Si fa riferimento alle parole con cui il presidente cinese avrebbe sottolineato che il conflitto e la guerra «non sono nell’interesse di nessuno». Considerazione a cui avrebbe aggiunto la notazione secondo cui Cina e Stati Uniti «hanno la responsabilità di lavorare per la pace». Da parte cinese, inoltre, è stato specificato che la crisi che si sta verificando in Ucraina è «qualcosa che non vogliono vedere».

L’auspicio della pace

Altri media internazionali hanno citato altre espressioni che sarebbero state utilizzate da Xi Jinping. Il Quotidiano del Popolo, giornale cinese, ad esempio ha riferito il fatto che il presidente cinese avrebbe parlato di una situazione internazionale che ha subito «nuovi ed importanti cambiamenti», in un contesto in cui «il mondo non è pacifico» e pertanto «il tema della pace e dello sviluppo sta affrontando gravi sfide».

Dalla Cina pare, dunque, emergere l’auspicio che si possa porre fine alle ostilità. Sarà da capire adesso quali saranno le evoluzioni delle diverse situazioni e in che modo i paesi che osservano con attenzione le circostanze del conflitto opereranno per stoppare la guerra che è attualmente in corso in Ucraina.