Taiwan: la Cina mostra i muscoli dopo la visita della speaker Usa Nancy Pelosi

Pechino sta svolgendo un’esercitazione militare dopo la visita della speaker della Casa Bianca

La visita di Nancy Pelosi a Taiwan aveva fatto infuriare la Cina. E poche ore dopo l’approdo della speaker della Casa Bianca in quella porzione di Oriente, Pechino ha avviato la sua esercitazione militare attorno ad un’area che ritiene propria, una sorta di provincia dissidente. Le operazioni dovrebbero proseguire fino a lunedì.

Cosa ha fatto la Cina a Taiwan

L’azione si è tradotta nel lancio di diversi missili nelle acque antistanti Taiwan. Il governo locale ha già fatto sapere che la sua integrità e sovranità territoriale sarà difesa senza arretrare. E per questo si sarebbe attrezzato per fronteggiare eventuali attacchi cinesi.

Di certo c’è che, al momento, la Cina sta mettendo in atto la più grande esercitazione militare che sia avvenuta attorno a Taiwan. Ci sarebbe, inoltre, stata la violazione dello spazio aereo da parte di 27 aerei da guerra cinesi. La Cina ritiene quella zona un suo territorio e si è detta pronta a rispondere a chi metterà in discussione la propria influenza territoriale.

La visita di Nancy Pelosi, la condanna dell’Unione Europea

I tempi dell’inizio dell’esercitazione militare fanno immaginare che sia una sorta di reazione alla presenza di un funzionario di Stato Usa che a Pechino potrebbe essere stata vista come una provocazione. Le azioni della Cina attorno a Taiwan hanno avuto la ferma condanna da parte di Josep Borrell.

Il capo della diplomazia dell’Unione Europea ha sottolineato come l’arrivo di Nancy Pelosi a Taiwan non possa essere considerato una motivazione o un pretesto valido per quanto stia accadendo e che alza le tensioni. Anche perché ha ricordato come faccia parte del ruolo dei legislatori tenere incontri a livello internazionale. Poi l’invito a mantenere la calma e acquisire una maggiore moderazione.

La situazione di Taiwan in un contesto geopolitico internazionale già complicato

Sin dall’inizio della guerra in Ucraina si è parlato del fatto che la Cina non avesse mai condannato apertamente l’invasione russa, pur manifestando chiaro auspicio per la pace. Alcuni osservatori avevano sottolineato come questa scelta potesse in qualche modo essere dovuta alla consapevolezza che, prima o poi, Pechino avrebbe affrontato la questione Taiwan. L’auspicio è che ovviamente la situazioni non oltrepassi i ranghi di tensione. Il tutto mentre, ovviamente, la conflittualità tra Kiev e Mosca prosegue senza che all’orizzonte si veda la possibilità di un risoluzione della crisi.