Guerra in Ucraina e minaccia armi nucleari: la situazione vista dagli Usa

Bloomberg ha citato informazioni provenienti dalla Defence Intelligence Agency che offrono la visione degli Usa su quanto sta accadendo e sui possibili sviluppi

La guerra in Ucraina genera timori. Intanto perché l’Europa sta riscoprendo l’ansia di avere un terreno bellico vicino al proprio cuore e poi perché sta avendo un’esposizione mediatica mai avuta da un conflitto. Foto, video e immagini che provengono dal campo di battaglia, a volte con i segni sulle città, compongono l’inquietudine di un periodo dove la pace non c’è.

Quello che, però, si teme è l’escalation, i cui massimi livelli sono due: l’ipotesi Terza Guerra Mondiale, qualora dovesse entrare in gioco la Nato, e soprattutto l’uso delle armi nucleari. Un mix che, secondo alcuni, potrebbe portare ad uno scenario apocalittico. L’unica buona notizia è che, al momento, sono soltanto ipotesi negative.

Armi nucleari, quando i russi ne hanno parlato nelle ultime settimane

L’escalation nucleare è un tema da cui si parla da quando i russi sono arrivati in Ucraina. Dopo i primi toni di condanna da parte della Nato rispetto all’azione della Russia, alla fine di febbraio aveva fatto rumore il fatto che Putin avesse messo in stato d’allerta le forze di deterrenza nucleare.

Una dichiarazione che, secondo alcuni analisti, era servita a ricordare la forza militare russa. Lo scorso 10 marzo ad Antalya il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva dichiarato di non credere e non volere che si possa arrivare ad una guerra nucleare.

Secondo, però, fonti americane la Russia potrebbe tornare a minacciare l’uso di armi nucleari. È Bloomberg, riportando le informazioni provenienti dalla Defence Intelligence Agency, a prospettare questo scenario. Secondo quanto rivelato, si tratta di un documento di 67 pagine.

Guerra in Ucraina e minaccia armi nucleari: il punto americano

Uno sviluppo che deriverebbe, eventualmente, dal fatto che le difficoltà nel vincere la resistenza ucraina e le sanzioni economiche nei confronti dello stato russo potrebbero rendere difficile proseguire la produzione di «munizioni a guida di precisione». Secondo il tenente Scott Berrier, direttore della Dia, la conflittualità in atto e ciò che gravita attorno potrebbe contribuire a diminuire lentamente «la forza convenzionale della Russia».

La ricostruzione degli scenari futuri immagina che, stanti le difficoltà derivanti dal fronte e dalle sanzioni, la Russia potrebbe, secondo Berrier, «fare affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico in patria e all’estero». Attenzione però, perché si parla di minaccia di uso di armi nucleari ai fini del rafforzare la propria posizione in ottica diplomatica, e non di uso.

Guerra in Ucraina: la visione dagli Usa su sviluppi futuri

Bloomberg segnala inoltre che un alto funzionario del Pentagono, stando alle ultime di giovedì, la Russia sarebbe bloccata nel suo avanzamento. L’azione militare russa avrebbe, inoltre, fatto affidamento su oltre 1000 attacchi missilistici a lungo raggio. Ma nelle parole di Berrier riportate viene specificato che la percezione che «gli Stati Uniti siano una nazione in declino, potrebbero spingere la Russia a impegnarsi in azioni più aggressive non solo nell’Ucraina stessa, ma anche più in generale nel suo confronto percepito con l’Occidente».