Stop gas da Russia a Finlandia: perché è successo e quali sono le conseguenze

La notizia era nell’aria da tempo. Helsinki si è attivata per soluzioni alternative benché la situazione fosse diversa da quella di altri paesi

La notizia del 21 maggio era nell’aria da qualche giorno: la Finlandia non riceve più gas naturale dalla Russia. Lo stop alle forniture arriva in un momento in cui Helsinki, assieme alla Svezia, punta all’adesione alla Nato. Un’eventualità che sta ricevendo grande attenzione a livello internazionale, poiché si tratta di due paesi confinanti con il territorio russo e che allungherebbero in maniera considerevole il confine tra l’Alleanza Atlantica e Mosca.

Stop gas dalla Russia alla Finlandia: i motivi

La compagnia energetica finlandese Gasum ha diramato una nota in cui ufficializza il provvedimento di Gazprom. L’interruzione viene motivata dal “mancato pagamento in rubli”. In particolare non sarebbe stata onorata la scadenza relativa alle forniture per il mese di aprile.

Cosa cambia per la Finlandia

La Russia fornisce 1,49 milioni metri cubi di gas annui alla Finlandia. Per quanto si tratti della fetta più consistente, vale solo il 5% del fabbisogno energetico del paese nordico. Per dare l’idea della differenza basta ricordare il dato dell’Italia con i suoi 29 milioni di metri cubi di gas importati da Russia.

Stop gas russo: cosa farà adesso la Finlandia?

L’approvvigionamento di gas della Finlandia sarà in parte garantito da soluzioni alternative, come ad esempio l’impianto che collega il paese all’Estonia, il Baltic Connector. Ma non solo, poiché Helsinki si è già mossa in ottica Gnl. Questo ha portato al noleggio di una nave in grado di stoccare e rigassificare il gas, con la possibilità che sia operativa già entro la fine del 2022.

Soluzioni che, al momento, spiegano in maniera esauriente poiché lo stop del gas russo non dovrebbe rappresentare una criticità rilevante per la Finlandia. Su questo fronte era già arrivata la rassicurazione da parte dei vertici dell’azienda energetica. In particolare veniva specificato che si era già pronti a questa situazione, specificando la capacità di fornire tranquillamente gas ai cittadini nei mesi successivi.

Stop gas russo alla Finlandia: come viene vista la cosa

L’attuale tranquillità della Finlandia rispetto alla questione gas si affianca ad altre due questioni che affiorano sulla vicenda. Una è quella che, secondo alcuni osservatori, può essere definita come un’atmosfera di tensione tra Helsinki e la Russia.

L’altra è il fatto che il mancato pagamento in rubli abbia generato lo stop delle forniture di gas e rappresenta un precedente che apre interrogativi sul futuro. Nei giorni scorsi, ad esempio, era emerso come in Europa ci fosse una sorta di spaccatura rispetto alla possibilità di aprire dei conti correnti che siano propedeutici al pagamento del gas russo in rubli.

Di certo c’è che l’Unione Europea lavora affinché negli anni si possa raggiungere un’indipendenza energetica. Proprio nei giorni scorsi sono state presentate le proposte del piano RePowerEu che si pone l’obiettivo di ottenere questo risultato nei prossimi anni con diverse scelte strategiche.