Sistema Swift: cosa è e perché si discute sulla sanzione contro la Russia

L’estromissione della Russia dal sistema Swift viene considerata come una delle possibili sanzioni economiche

Sistema Swift e l’estromissione dalla Russia dal circuito. È una delle sanzioni economiche principali che si pensa di applicare dopo l’invasione russa in Ucraina. Una scelta che farebbe parte delle misure economiche che si intendono mettere in atto, che rappresenterebbe un colpo particolarmente duro al sistema economico russo, ma attorno alla quale si discute. Per capire, però, cos’è il sistema Swift e a quali conseguenze porterebbe un’eventuale esclusione della Russia, è necessario chiarire alcuni punti che possono non essere chiari agli addetti ai lavori del settore economico.

Cosa si intende per Swift?

Swift è l’acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication. Swift è una società che ha il 1973 come anno di fondazione, ha sede in Belgio e ha sostituito il sistema di comunicazione detto «telex».

Senza andare troppo nei tecnicismi, lo si può definire come il sistema attraverso cui comunicano novemila banche in più di duecento paesi nel mondo. Su di esso sono basati bonifici, ordini di pagamento e operazioni finanziarie con garanzia di sicurezza.

Questo presuppone che il Swift rappresenti l’asse portante dei sistemi di operatività di mercati e banche in fatto di transazione finanziarie. Una sanzione che andrebbe a riguardare questo ambito renderebbe assai problematica l’attività delle banche russe, tenuto conto che diverrebbe problematico effettuare operazioni finanziarie sia che in entrata che in uscita.

Swift-Russia: la questione da considerare è molto ampia

La Russia fa parte a pieno titolo del sistema economico mondiale. Basti pensare, ad esempio, al fatto che si tratta del paese che fornisce oltre il 40% del fabbisogno di gas all’Italia, oltre ad altre materie prime. L’eventuale estromissione dal sistema Swift, oltre a rappresentare un impedimento sostanziale nelle transazioni internazionali per gli istituti bancari russi, potrebbe creare anche criticità a Mosca nella riscossione dei profitti. E proprio la fornitura di materie prime rappresenta una delle attività da cui la Russia si troverebbe in difficoltà nel riscuotere i crediti.

Russia fuori da Swift, problemi anche per gli altri paesi?

Da una parte c’è, perciò, la volontà di mettere in atto una scelta che possa essere sufficientemente penalizzante per la Russia. In questa direzione vanno le diverse manifestazioni del proposito di adottare sanzioni «senza precedenti».

Dall’altra si aprirebbero, però, scenari che potrebbero diventare problematici per paesi che hanno legami commerciali significativi con l’apparato economico russo.

Nella lettura della situazione va, inoltre, considerato un altro aspetto. Switft non è, infatti, l’unico sistema con funzionalità analoghe e non è detto che non si finirebbe per usare le alternative.

Si attende adesso di capire come si evolveranno le cose nei prossimi giorni. Sia in Ucraina, sia per quanto attiene alle decisioni che gli altri paesi prenderanno nell’ambito dell’espressa volontà di sanzionare la condotta russa, con riferimento all’azione militare degli ultimi giorni.