Selvaggia Lucarelli contro Barbara D’Urso: «Hai creato un mostro»

Selvaggia Lucarelli è tornata a scagliarsi contro Barbara D’Urso. Questa volta, il motivo è il tormentone nato con la signora Angela di Mondello, ovvero l’autrice di «Non c’è Coviddi».

Selvaggia Lucarelli è tornata a scagliarsi contro Barbara D’Urso. La giornalista non vede di buon occhio i vari «fenomeni» che nascono all’interno dei programmi dursiani e, questa volta, è infuriata per la «nascita» della signora Angela di Mondello, ovvero l’autrice del tormentone «Non c’è Coviddi».

Selvaggia Lucarelli contro Barbara D’Urso

Niente da fare, Selvaggia Lucarelli e Barbara D’Urso non diventeranno mai amiche. Mentre la conduttrice più impegnata di Mediaset continua ad ignorare la rivale, la giornalista si scaglia contro di lei un giorno sì e l’altro pure. Questa volta, ad aver fatto infuriare la Lucarelli è la «nascita» del tormentone «Non c’è Coviddi».
Questa, per quanti avessero la memoria corta, è la frase che una simpatica signora di Mondello, che risponde al nome di Angela Chianello, ha esclamato nel corso di uno dei tanti programmi dursiani.

Nata come gaffe televisiva, la signora ha ottenuto talmente tanta popolarità che la D’Urso ha deciso di invitarla più volte nei suoi salotti. In un primo momento, Carmelita l’ha voluta ospite per darle la possibilità di spiegare che il «Coviddi» c’è e continua a mietere vittime, poi la situazione è sfuggita di mano.

Angela di Mondello, infatti, è diventata un vero e proprio fenomeno, tanto che nelle ultime ore ha lanciato la sua prima canzone intitolata - guarda caso - "Non ce n’è, non ce n’è". Fin qui, è quasi tutto nella norma. Peccato che la signora Chianello abbia girato il video sulla spiaggia, fregandosene delle norme di distanziamento e dei dispositivi di protezione. Questo ennesimo gesto, le è costato una convocazione in questura. Alla luce di tutto ciò, la Lucarelli si è scagliata contro la D’Urso.

Le accuse di Selvaggia alla D’Urso

Selvaggia, in un articolo scritto su TPI, si scaglia contro la D’Urso, vista come la responsabile della nascita di «un mostro». La giornalista scrive:

"Non ce n’è pudore. Un giorno bisognerà scrivere un libro sui danni che una certa televisione ha fatto negli anni e che erediteranno le generazioni successive. (...) Migliaia di like, commenti, complimenti, insulti, insomma, ’influenza’. Un’influenza che è responsabilità di qualcuno. Perché, se crei il mostro, poi può capitare che il mostro scappi dalla gabbia. E, come al solito, la signora della tv passerà al prossimo fenomeno da circo, mentre il disastro culturale conseguenza di queste operazioni lo paghiamo noi. Grazie, Babbara. Il Covid c’è. È il rispetto per chi sta morendo, sta curando, sta sopravvivendo, che manca".

La D’Urso replicherà? Molto probabilmente si limiterà a lanciare qualche frecciatina delle sue.