Mancano pochi giorni alla data che segnerà i 5 mesi dall’inizio della guerra in Ucraina. Giorni infiniti in cui continuano a registrarsi notizie di morte e distruzione. Ci si chiede quando tutto questo finirà, ma come è noto non c’è una prospettiva chiara. Non c’è soprattutto notizia di possibili negoziati potenzialmente risolutivi imminenti e ci si confronta con l’attualità. Fatta quest’ultima anche di dichiarazioni che aiutano a capire gli intenti e a delineare gli scenari futuri.
Peskov ha parlato a fonti iraniane
Per rispondere alla domanda su quando finirà la guerra in Ucraina, danno un’idea le dichiarazioni di Dmitry Peskov. Si tratta del portavoce del Cremlino, le cui parole rilasciate ad una fonte giornalistica iraniana sono state riprese da diversi media a livello internazionale. Dalla sua uscita è emerso quello che è il punto di vista russo sulla situazione. In particolare ha evidenziato come, al momento, non si possa individuare una data precisa per la fine della guerra.
Quando la Russia intende fermarsi
Secondo quanto dichiarato, quella che a Mosca viene chiamata «operazione militare speciale» sarebbe destinata a durare finché gli obiettivi russi non saranno centrati. «L’aspetto essenziale - ha evidenziato Peskov - non è il tempo, ma l’efficacia». Una prospettiva che, almeno nelle dichiarazioni, mira a sottolineare la capacità russa di fronteggiare il peso del conflitto ad oltranza e finché non ci si riterrà soddisfatti di quanto ottenuto.
Peskov cita un proverbio che fa parte anche della tradizione russa
«Ciò che non ci uccide ci rende solo più forti». Significativa anche questa frase in relazione al fatto che la Russia è stata sottoposta a importanti sanzioni da parte dell’Occidente. Parole chiare, tenuto conto che sono state dette parlando a fonti di un Paese come l’Iran, che da tempo fa i conti con la politica sanzionatoria da parte dei paesi occidentali. Peskov ha parlato di «prezzo da pagare» per entrambi, in relazione a «indipendenza» e «sovranità» che le due realtà vogliono mantenere.
La Russia pensa che l’Ucraina stia perdendo
E nelle ultime ore ha parlato anche il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Ha puntato il dito contro l’Occidente, evidenziando come metta in atto politiche che tendono «costantemente a ricercare sempre più teatri di guerra». Sulla scelta di dare all’Ucraina lo status di candidato ad entrare nell’Unione Europea, ha parlato di «mossa geopolitica contro la Russia».
Ha inoltre evidenziato come le forze russe impegnate a Donetsk stiano portando a compimento gli obiettivi prefissati. E secondo Lavrov l’Ucraina starebbe perdendo sul campo di battaglia, unitamente a tutti i suoi partner occidentali.