Guerra in Ucraina, come sta andando dopo cinque mesi? Alcuni numeri

A quasi cinque mesi dal 24 febbraio i combattimenti proseguono ed è purtrroppo sempre tempo di bilanci

La guerra in Ucraina non è più in primo piano a livello mediatico. Sono davvero tante le questioni che, ad esempio, stanno interessando l’Italia anche a livello politico. Tuttavia, da quel 24 febbraio non si è smesso di combattere praticamente per un giorno. Il conflitto gradualmente si è circoscritto sempre di più alla parte orientale del Paese, benché gli attacchi missilistici siano sempre in agguato in più parti del territorio ucraino.

Guerra in Ucraina, il punto di Tony Radakin

Gli ultimi ragguagli sugli andamenti della guerra arrivano da Tony Radakin, capo di Stato Maggiore della Difesa del Regno Unito ai microfoni della BBC. Quest’ultimo ha fatto intendere perché il popolo ucraino continua a credere fermamente nella possibilità di uscire dalla guerra senza alcun tipo di concessione a Mosca. Tra i motivi principali ci sarebbe anche che la Russia avrebbe perduto il 30% della sua capacità di combattimento per vie terrestri.

Le perdite della Russia in Ucraina

Questo troverebbe spiegazione in numeri eloquenti. Radakin ha parlato di 50.000 soldati russi che avrebbero perso la vita dall’inizio della guerra in Ucraina. Perdite che si aggiungo a quelle materiali, per le quali secondo il militare britannico ci sarebbero da contare la distruzione di 1700 carri armati di 4.000 veicoli corazzati.

Piano non andato a buon fine per la Russia in Ucraina?

Poi nell’analisi della situazione Radakin ha ribadito un concetto di cui si parla dall’inizio delle ostilità, cioè il presunto piano iniziale russo di conquistare gli obiettivi in trenta giorni e l’inaspettato perdurare del conflitto. A cinque mesi di distanza sembra chiaro che Mosca no è riuscita a metterlo in atto.

L’obiettivo sarebbe stato quello poi di esercitare pressioni sulla Nato. «Questa - ha detto Radakin - è la Russia come sfida all’ordine mondiale, la Russia che sta fallendo in tutte queste ambizioni». E oggi la Federazione Russa, secondo quanto specificato dal militare, avrebbe una forza militare inferiore a quella di inizio febbraio.

La guerra in Ucraina prosegue

Sempre dal Regno Unito, i rapporti dell’intelligence britannica segnalano che Mosca sta rafforzando le difese nelle aree già occupate. Questo perché ci si attende, soprattutto nella parte meridionale del territorio ucraino, una nuova offensiva delle forze di Kiev. Nel frattempo i missili russi continuano a colpire. Le ultime notizie parlano di attacchi su Mykolaiv, nella zona tra la Crimea e Odessa. Fatti che confermano che, per il momento, la guerra è ancora in corso ed è destinata a proseguire.

Il Papa, nel frattempo, ha rinnovato gli appelli affinché riprendano i negoziati. L’auspicio del Pontefice è quello che gli attori internazionali che hanno voce in capitolo sulla situazione possano trovare i margini affinché si possa evitare di alimentare la guerra. Un auspicio condivisibile, ma ad oggi la fine del conflitto, per tanti motivi, non sembra essere dietro l’angolo.