Pensione Inps per casalinghe: quali misure, a che età e importi

A che età una casalinga può andare in pensione? Ecco come si può andare in pensione anche da casalinga.

Le casalinghe sono uno spaccato molto importante della società. Infatti sono molte le donne che non lavorano perché si dedicano alla cura della casa e della famiglia. Ma ci sono misure previdenziali ed assistenziali che coprono queste “strane” ma autentiche lavoratrici anche in termini di pensione futura.

Oggi rispondiamo al quesito di una nostra lettrice, naturalmente casalinga che ci chiede: “A che età una casalinga può andare in pensione?” Una domanda che, anche se generica (non sappiamo se esistono contributi versati prima di diventare casalinga, se la signora è sposata o meno e così via) necessita di un approfondimento.

La pensione per casalinghe tramite il Fondo

Una via di pensionamento per queste casalinghe (ma ormai sono molti gli uomini che svolgono questa tipologia di attività in famiglia), è quella che offre la pensione con il Fondo casalinghe.

All’Inps c’è un fondo a cui ci si può iscrivere per versare contributi anche da casalinghe. L’iscrizione al Fondo può essere effettuata da soggetti che hanno almeno 16 anni di età compiuti e che non superino i 65 anni. Al Fondo ci si può iscrivere tramite domanda all’Inps e a prescindere dal genere (sia uomini che donne). L’importante è che l’attività di casalinga sia svolta a titolo gratuito e senza obbligo di subordinazione.

Una volta accettata l’iscrizione da parte dell’Inps, si possono iniziare a versare contributi. Il versamento minimo è di 310 euro all’anno per vedersi accreditare un anno di contribuzione. I versamenti sono liberi ma versando meno di 310 euro annui, si ottengono contributi previdenziali inferiori all’anno pieno.

Sul nostro sito c’è la guida dettagliata al Fondo e alla pensione per casalinghe, dove viene spiegato il metodo di versamento previsto e tutti gli altri aspetti. Per rispondere alla signora, la pensione casalinghe tramite il Fondo si centra a 57 anni di età, ma solo se la pensione erogata è pari o superiore a 1,2 volte l’assegno sociale. A 65 anni invece si può percepire una pensione a prescindere dal suo importo, che naturalmente è correlato all’ammontare dei contributi versati.

Assegno sociale

Un’altra via di pensionamento per le casalinghe è l’assegno sociale. A dire il vero, più che una pensione l’assegno sociale è un trattamento assistenziale. Infatti questa misura non prevede alcun versamento di contributi.

Pertanto, la signora del quesito, se è casalinga e non ha contributi a sufficienza per nessuna misura previdenziale, potrà provare a rientrare nell’assegno sociale, ma a determinate condizioni. Prima di tutto occorrono 67 anni di età compiuti. E poi occorre rispettare determinati requisiti reddituali.

Se la signora è single, deve avere un reddito personale al di sotto di 5.977,80 euro, mentre se è sposata, deve avere un reddito cumulato con il coniuge, entro 11.908 euro. L’assegno sociale massimo erogabile per l’anno 2020 è pari a 459,83 euro, ma si adegua ogni anno all’aumento del costo della vita.

Per approfondire consigliamo la lettura di una risposta ad un altro quesito di un lettore sulla pensione a 62 anni.