Patente di guida: quando può arrivare la revoca a vita della patente

Lo chiamano anche ergastolo della patente ed è la revoca per sempre del documento utile per guidare una auto.

Esiste la sospensione della patente per violazioni di alcune norme del codice della strada, esiste l’obbligo di ripetere gli esami di guida per riaverla, ma esiste anche la revoca totale e per sempre della patente di guida. Infatti qualche tempo fa un giudice ha già adottato questo provvedimento, andando a revocare per sempre il documento di guida ad un cittadino italiano. La legge prevede questa fattispecie di situazione, per chi si rende responsabile di determinati reati. Ecco quando si rischia di perdere per sempre la patente di guida.

Revoca patente, cos’è?

Con la revoca perenne della patente, il condannato non potrà mai più mettersi alla guida di un veicolo. La revoca a vita della patente può scattare (ed è anche il caso di una sentenza di fine 2019 con cui un giudice revocò la patente ad un cittadino italiano) per un omicidio stradale commesso da persona la cui patente non era già sospesa e che non si trovava in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti.

In questi casi infatti, ciò che emerge è la colpa di chi commette l’omicidio stradale, che guida in condizioni e sotto l’effetto di sostanze che avrebbero sconsigliato di mettersi alla guida.

La revoca della patente è successiva alla condanna per omicidio stradale, reato che commette chiunque provochi, per colpa, la morte di una persona a seguito di una violazione delle norme del Codice della Strada.

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Revoca patente, cosa sapere

La revoca della patente non è certo una rarità nella disciplina della circolazione su strada. Infatti questo istituto sopraggiunge per chi viene trovato non più in possesso, con carattere permanente, dei requisiti fisici e psichici necessari per poter guidare. Stessa situazione per il guidatore che viene prima sottoposto a revisione della patente e poi a revoca perché inidoneo.

Fin qui i casi di revoca per sopraggiunta inidoneità. Ma ci sono le revoche disposte dal giudice. Infatti un tribunale penale può disporre la revoca della patente a seguito di condanna per un reato stradale. Non è necessario investire un pedone uccidendolo per rientrare nel reati di omicidio stradale.

Infatti un caso di cronaca che poi ha generato la sentenza di revoca perenne del 2019, riguarda addirittura un maresciallo dei carabinieri che causò la morte di una donna di 32 anni dopo una svolta a sinistra in strada che prevedeva l’obbligo di andare dritto. Un errore figlio di condotta particolarmente grave, questo ciò che ha indotto il giudice a revocare la patente in via definitiva al colpevole.

A poco è servito il patteggiamento chiesto dal responsabile. Infatti la legge prevede che la revoca perpetua della patente di guida può sopraggiungere anche nel caso in cui il responsabile di un tragico evento, chieda il rito abbreviato e patteggi. Inoltre tutto sta alla discrezione del giudice, poiché non è necessario che il conducente e responsabile del sinistro da cui è scaturito l’omicidio stradale, sia trovato in stato di alterazione da droga o alcol per fare scattare la revoca della patente.