Nuovi obblighi per le badanti e le colf dal nuovo codice: educazione, rispetto e nessuna violenza

Il comportamento delle badanti, delle colf e delle baby sitter deve rispettare i nuovi indirizzi del codice deontologico.

A dicembre 2019 è di fatto nato il codice deontologico del lavoratore domestico. Con l’approvazione della nuova «Normativa Tecnica Uni 11766:2019», vengono stabiliti i requisiti che deve avere un collaboratore domestico per essere assunto. Inoltre, la normativa prevede una serie di regole di comportamento che la badante deve attuare durante il rapporto di lavoro. Regole che secondo i più, dovrebbero essere sottintese, ma evidentemente il settore aveva bisogno di regolamentazione. Per esempio, occorre che la badante sia educata, una sottolineatura che sicuramente farà discutere. Ecco alcune particolarità del nuovo codice deontologico del lavoratore domestico.

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Regole di comportamento ferree

«In nessun caso l’assistente familiare può percuotere o aggredire fisicamente i membri della famiglia», questa una delle norme previste dal codice, come chiaramente riportato da un interessante articolo che riguarda la novità, uscito sul quotidiano «Il Giornale». Il nuovo codice deontologico per colf, badanti e baby sitter, prevede anche questo, cioè l’assenza di comportamenti violenti del lavoratore. Nuove regole di comportamento per chi lavora in casa assistendo anziani o minori.

Qualunque sia la mansione svolta o il ruolo per cui si viene assunti, al collaboratore domestico il codice impone di essere educato, rispettoso, di assumere comportamenti corretti, di avere un linguaggio educato e di non invadere la privacy dei datori di lavoro o degli assistiti. A prescindere dal ruolo abbiamo detto, perché queste sono regole da rispettare per la colf, per la badante, per il maggiordomo o per la baby sitter.

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Per quest’ultima per esempio, il codice impone di seguire con attenzione le indicazioni che alla stessa baby sitter, vengono impartite dai genitori del bambino che deve accudire. In pratica, le regole educative che la famiglia decide di adottare, devono essere le medesime adottate dalla baby sitter. Per esempio, se la famiglia decide che il bambino può stare al massimo due ore a vedere la Tv, anche la baby sitter deve attenersi a questa regola. Allo stesso modo, le regole di pulizia e di tenuta della casa, imposte dalla famiglia per cui lavora la colf, devono essere attentamente seguite dalla colf stessa.

Nessuna violenza da parte del dipendente

Oltre ad all’educazione anche nel linguaggio, che non deve essere offensivo e aggressivo, la badante piuttosto che la colf, non deve avere comportamenti aggressivi ed offensivi. Inoltre, il collaboratore domestico in genere, è tenuto a rispettare la privacy delle persone per cui lavora o a cui presta assistenza.

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C’è quindi da rispettare il principio della riservatezza, perché nell’espletamento delle sue funzioni, il lavoratore può venire a conoscenza o vedere, cose e fatti che rientrano tra le cosiddette informazioni sensibili a livello di privacy. Come già detto non può in nessun caso alzare le mani e quindi aggredire i membri della famiglia, siano essi i soggetti da assistere o altri componenti la famiglia stessa.