Morbo della mucca pazza torna in Italia: ecco i sintomi e come si trasmette

Il morbo della mucca pazza sembra essere tornato in Italia con il contagio di una donna di 75 anni. Ecco quali sono i sintomi e come si trasmette la malattia.

Il morbo della Mucca Pazza sembra essere tornato nel nostro paese con il contagio di una donna di 75 anni che attualmente sarebbe in fin di vita. I sintomi che presenta la donna sono infatti quelli tipici della malattia che da anni non faceva più parlare di sé.

La donna, che presentava i sintomi del morbo da un mesetto, è stata ricoverata presso l’ospedale Sant’Antonio di Padova, dove sin dai primi esami si sono visti i problemi.
La donna sembra infatti aver riportato danni a livello neurologico e il morbo sembra aver intaccato le funzioni motorie e cognitive.
Vediamo insieme quali sono i sintomi del morbo della mucca pazza e come si trasmette.

Mucca pazza torna in Italia: i sintomi della malattia

Il morbo comporta sintomi di natura muscolare e psichica, con problemi neurologici. Il paziente infetto dal morbo della mucca pazza ha come primi sintomi fastidi a occhi, orecchie, bocca e organi sensoriali.
In un secondo momento diventa non solo difficoltoso, ma anche doloroso camminare.

Successivamente il morbo intacca il sistema nervoso, portando problemi di memoria e difficoltà nella comprensione ed espressione. Il morbo porta alla morte in pochi mesi e le complicazioni solitamente sono di natura polmonare.

I pazienti che vengono contagiati sono solitamente in età avanzata, intorno ai 60 anni e nei casi in cui l’età è più avanzata i sintomi vengono scambiati per Alzheimer o demenza senile.
Difficile è però capire il momento in cui si è contratto il virus, dal momento che il periodo di incubazione è piuttosto lungo.

Mucca pazza come si contra il morbo?

Anche le modalità di contrazione sono piuttosto difficili da comprendere, dal momento che non sono del tutto chiare. Sembra infatti che il morbo si contragga per mezzo di carne infetta.
Il contagio può avvenire nel momento in cui si ingerisca carne cruda o poco cotta, nella quale è presente la proteina.

In verità non è corretto parlare di bacilli o di virus, dal momento che si tratta di una modifica della proteina, definita prione. Per l’uomo l’accumulo di prione nel tessuto encefalico comporta delle lesioni, che si mostrano con i sintomi che vi abbiamo sopra descritto.

Non esiste al momento una cura per il morbo della mucca pazza, che di solito porta chi la contrae a morte certa.