Mike Tyson ha lasciato la sua fidanzata perché ha cucinato il suo piccione domestico preferito

Mike Tyson ha raccontato che in passato ha lasciato una delle sue fidanzate perché questa avrebbe ucciso e cucinato il suo piccione domestico preferito.

Mike Tyson a molti può perfino fare paura: l’ex pugile non ha di certo un viso che ispira tenerezza. Tuttavia, dentro di sé, ‘Iron Mike’ prova un amore viscerale per gli animali, in particolare per alcune razze.

Mike Tyson e i piccioni

Non tutti sanno che l’atleta ama i piccioni domestici. Diverso tempo fa, raccontò che l’amore per i pennuti è nato quando era bambino. «Li amo da quando sono piccolo. Io ero grasso e brutto e venivo preso in giro tutto il tempo. Loro erano la mia via di fuga, l’unica gioia che avevo.»

Per diversi anni l’ex pugile ha anche seguito la dieta preferita tra gli amanti degli animali: quella vegana. Tuttavia da poco più di un anno, Tyson è tornato a mangiare carne.

Lo ha ammesso nel novembre del 2020, nei giorni della preparazione del famoso match contro l’altra leggenda della boxe Roy Jones. «Questo tipo di alimentazione non mi dà la forza di cui ho bisogno. Sono tornato a mangiare carne ma solo di alce e bisonte: mi fa sentire in forma.»

La fidanzata crudele

Un altro aneddoto raccontato di recente dimostra che chi fa male ai piccioni non può andare d’accordo con lui. Per ‘amore’ di un uccello, infatti, Tyson ha lasciato una ragazza con cui usciva diversi anni fa.

«Stavo uscendo con una giovane donna. Lei, vedendo i miei piccioni domestici, mi disse: ‘Perché li fai volare? Dovresti mangiarli, quei dannati uccelli’. Ne prese uno, lo uccise e lo cucinò. Non l’ho perdonata: ha sbagliato e non è più la mia donna.»

Non solo: «Volete sapere quando ho dato il primo pugno della mia vita? Avevo 9 anni e un bullo prese uno dei miei piccioni e per dispetto gli staccò la testa. Ho reagito stendendolo con un pugno». E ancora: «Un giorno vidi un netturbino che gettava nell’immondizia il corpo del mio piccione preferito appena morto e dalla rabbia gli sferrai un pugno.»