Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte: chi sono i colpevoli della strage di Piazza della Loggia a Brescia

Il caso giudiziario (11 processi in 43 anni) si è chiuso ieri con la sentenza della Cassazione che ha confermato l’ergastolo per Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte.

Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte sono i due condannati per la Strage di piazza della Loggia a Brescia, l’esplosione in cui nel 1974 rimasero uccise 8 persone e ferite 102, mentre si svolgeva una pacifica manifestazione antifascista.

Ieri è arrivata la conferma della condanna all’ergastolo per i due, che all’epoca dei fatti facevano parte di Ordine Nuovo, l’organizzazione eversiva neofascista. Con la sentenza irrevocabile si chiude una pagina oscura della storia italiana, in quanto la strage di Brescia era l’ultimo capitolo ancora formalmente aperto tra i processi agli anni di piombo.

Tuttavia, i due colpevoli sono ormai anziani e per 43 anni sono stati liberi.

Strage di Brescia: chi sono Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte?

Carlo Maria Maggi, classe 1934, è ora un anziano medico, che ha svolto per più di trent’anni la professione presso dalla metà degli anni Sessanta prima presso l’ospedale geriatrico Giustinian di Venezia e poi come medico di base nell’isola della Giudecca, dove attualmente risiede.

Oltre alla sua attività di medico, fu attivo nella politica, specialmente nell’attività eversiva neofascista: Maggi era ispettore del Triveneto di Ordine Nuovo e sulla sua fedina penale pesa l’accusa e la condanna, poi cancellata in cassazione, per la strage di piazza Fontana a Milano e per l’attentato alla questura di Milano, per le quali era ritenuto mandante.

Inoltre, Maggi fu condannato a 12 anni per associazione nella strage di Peteano del 31 maggio 1972, oltre alla condanna a 9 anni per ricostruzione del partito fascista. Per quanto riguarda la strage di Piazza della Loggia, fu inizialmente assolto insieme agli altri quattro imputati, poi condannato in appello bis nel 2015 come mandante, come confermato ieri dalla Cassazione.

Maurizio Tramonte fu invece un esecutore della strage. Per lui, l’iter dei processi per la bomba a Brescia fu lo stesso. Padovano classe 1952, oggi vive in Puglia. Lui fu la fonte Tritone, così chiamata dai servizi segreti che lo infiltrarono in Ordine Nuovo.

Una foto lo incastrò, la sua presenza in piazza della Loggia dietro al cordone umano creato per sicurezza, non ha lasciato dubbi alla Cassazione.