Libretto di famiglia: come funziona per pagare babysitter, badante, lezioni private ed anche un familiare

Prestazioni di lavoro occasionali a favore delle famiglie vanno pagare con i libretti famiglia, ecco come funzionano.

Il campo di applicazione e di utilizzo del libretto famiglia è enormemente vasto. Si va dalla babysitter alle badanti, dalle colf ai manutentori e perfino agli insegnanti privati. Il libretto famiglia è quello strumento che è andato a sostituire i vecchi voucher, e serve appunto per pagare prestazioni di lavoro occasionale.

Il libretto famiglia per esempio è pure quello strumento adesso utile per il bonus baby sitting Covid, misura varata dal governo per agevolare le famiglie con bambini e con l’esigenza di dover trovare una baby sitter a scuole schiuse e con necessità lavorative di entrambi i genitori per via dell’emergenza Covid.

Ma come funzionano i libretti famiglia? Cosa occorre fare per sfruttare questa misura? Vediamo nello specifico cosa occorre sapere quando una famiglia ha bisogno di una baby sitter o di una colf per un periodo limitato di tempo o quando deve pagare una insegnante privata per le lezioni dei propri figli.

Libretto famiglia, non è necessario assumere un lavoratore

Per tutte le esigenze della vita che potrebbero dare ad una famiglia la necessità di avere alle dipendenze un lavoratore per un determinato e breve periodo di tempo, c’è il libretto famiglia. Con questo strumento non è necessario provvedere all’assunzione di un lavoratore, cioè non c’è bisogno di andare a stipulare un contratto di lavoro tra datore di lavoro e lavoratore.

In sostanza, non è necessario effettuare un’assunzione per poter beneficiare di molte prestazioni lavorative occasionali, perché i lavoratori possono essere retribuiti tramite i libretti famiglia. Possono utilizzare il libretto famiglia le famiglie e in generale, i committenti che non esercitano attività d’impresa o professionale. Più o meno quello che eravamo abituati a fare e conoscere con i vecchi voucher, anche se con alcune marcate differenze.

Innanzitutto dobbiamo dire che con il libretto famiglia è possibile pagare tutte le tipologie di lavoratori domestici e tutte le tipologie di insegnanti privati. Inoltre, se l’utilizzo del libretto famiglia è per i servizi di baby sitting, va sottolineato che questi possono essere utilizzati anche per retribuire nonni, zii e altri parenti che vengono utilizzati come baby sitter, purché non residenti con la famiglia del richiedente il libretto famiglia.

Come funziona il libretto famiglia

L’utilizzo del libretto famiglia è relativo al lavoro occasionale e pertanto può essere utilizzato fino ad una determinata soglia di spesa, che è fissata a 5.000 euro annui. Il limite è inteso per singolo utilizzatore, ed è complessivo, cioè prescinde dal numero di persone che vengono utilizzate per le prestazioni di lavoro occasionale. In altri termini, con il libretto famiglia si possono pagare più baby sitter, oppure una baby sitter, un manutentore, una badante ed una insegnante, ma sempre entro il limite dei 5.000 euro annui (non 5.000 euro per ciascun addetto).

Questo limite viene calcolato sulla base del 75% dell’importo dei compensi, se il lavoratore è titolare di pensione di vecchiaia o di invalidità, studente con meno di 25 anni di età, disoccupato o percettore di prestazioni a sostegno del reddito. Se 5.000 euro è il tetto massimo per singolo utilizzatore del libretto famiglia, occorre sapere che per le singole attività svolte da ogni lavoratore alle dipendenze dello stesso utilizzatore, i compensi non possono superare i 2.500 euro all’anno, altrimenti si esce fuori dalla sfera del lavoro occasionale.

Il limite dei 5.000 euro vale anche per il lavoratore, che non potrà superare tale soglia di incasso in un anno di lavoro anche se presta attività per una moltitudine di committenti. Esistono limiti anche giornalieri di lavoro retribuito tramite libretto famiglia. Infatti l’attività lavorativa liquidata con il libretto famiglia non può superare le 280 ore annue. Il libretto famiglia è composto da dei buoni del valore di 10 euro cadauno, e a meno che non ci siano accordi tra datore di lavoro e lavoratore per una maga maggiore, ogni buono deve coprire un’ora di lavoro.

Una cosa da sottolineare è che i 10 euro per ora di lavoro non finiscono nelle tasche del lavoratore per intero. Infatti alla badante piuttosto che alla colf o alla baby sitter, finiscono solo 8 euro, perché 1,65 euro sono destinati ai contributi previdenziali, 0,25 euro per il premio assicurativo Inail e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri di gestione della prestazione di lavoro occasionale.

Libretto famiglia, come si attiva

Per avviare il funzionamento del libretto famiglia occorre che sia l’utilizzatore che il lavoratore si registrino alla piattaforma Inps, nell’area “Prestazioni occasionali”. Oltre naturalmente ai dati anagrafici di entrambi, occorrerà per il lavoratore inserire l’Iban del conto corrente, del libretto o della carta dove confluirà il corrispettivo di ogni singolo buono del libretto famiglia. Si devono fornire anche tutte le informazioni identificative necessarie per la gestione del rapporto di lavoro e degli adempimenti contributivi.

L’Inps, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione, liquiderà il compenso pattuito ed in caso di Iban assente, il corrispettivo verrà pagato tramite bonifico domiciliato alle Poste. Al termine della prestazione lavorativa l’utilizzatore deve produrre la rendicontazione dell’attività, adempimento da svolgersi non oltre il 3° giorno del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione stessa. La rendicontazione è assolutamente necessaria perché lì si indicano i dati identificativi del prestatore, il luogo di svolgimento della prestazione, il numero di titoli utilizzati per il pagamento della prestazione e la durata della prestazione stessa.

L’utilizzatore per poter ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionale tramite il libretto famiglia deve aver preventivamente versato la provvista necessaria a coprire il compenso del lavoratore ed i costi di contributi e premi. Il pagamento può avvenire attraverso F24 e Pago Pa.