Isee Università 2021: il figlio a carico anche se vive in altra casa? le novità dalla manovra

Cambiano le regole per considerare autonomo un figlio, si parte dalla data di presentazione della Dsu

Importanti novità entrano in scena per quanto riguarda l’Isee Università, tipologia di Isee che serve per avere accesso alle svariate prestazioni per il diritto allo studio universitario.

La manovra finanziaria ha introdotto novità che riguardano i criteri utili a considerare uno studente come componente del nucleo familiare dei genitori, nonostante abbia una residenza diversa.

Vediamo cosa c’è da sapere per novità che riguarderanno tutte le Dichiarazioni Sostitutive Uniche che verranno prodotte a partire dallo scorso 1° gennaio, cioè nella nuova campagna Isee dell’Inps.

Dalla legge di Bilancio un cambio delle regole

Le novità introdotte dalla legge di Bilancio riguardano le regole utili per considerare parte del nucleo familiare lo studente con residenza in un’abitazione diversa e non di proprietà di nessun componente il nucleo familiare.

Rispetto a quanto previsto fino al 31 dicembre 2020, con regole come disposte dal vecchio Dpcm n° 159/2013, cambia la regola principale atta all’inclusione dello studente nel nucleo familiare originario nel caso in cui risieda in una casa diversa.

Resta di due anni il periodo utile per il calcolo del modello Isee per l’Università, per lo studente che vive con residenza a parte dal nucleo familiare.

Ma i due anni non partono più come prima, dalla data di iscrizione al corso universitario, bensì si parte dalla data di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Come dicevamo, la modifica è nata con la legge di Bilancio che ha visto i Natali in questi giorni e che è diventata legge dello Stato dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

L’indipendenza dello studente resta sempre fattore predominante

La differenza rispetto all’ scorso anno sta tutta in questa variazione della data di partenza del calcolo dei due anni in residenza separata del ragazzo. Adesso la verifica del biennio è strettamente legata alla data di presentazione della Dsu e non più alla data di iscrizione al corso di laurea.

Corretto quindi uno dei requisiti utili a considerare autonomo lo studente che vive separato dai genitori a tal punto da poter presentare una Dsu altrettanto separata con Isee individuale e non più collegato alla famiglia originaria.

L’Inps ha già provveduto a segnalare la variazione dando le nuove istruzioni da seguire in questa nuova campagna Isee che sta per prendere il via. Secondo l’Inps quindi, lo studente si considera indipendente se risulta essere residente esternamente dalla casa dove abitano i suoi familiari, da minimo 2 anni prima della presentazione della Dsu.

La casa dove risiede lo studente però, non deve essere di proprietà di nessuno dei membri della sua famiglia originaria. Resta invariato il fattore della capacità di reddito dello studente perché l’indipendenza secondo le linee guida e per quanto concerne la possibilità di Isee separato, scatta a condizione che abbia redditi a sufficienza, cioè 6.500 euro come comunemente oggi viene fissata la soglia.