Guerra: bimbo scappa dalla guerra in Ucraina, ritrova il suo gatto oltre confine

La foto con le lacrime di gioia del piccolo diventano un simbolo di speranza

Fuggire dall’Ucraina, credere di avere perso il proprio gatto e ritrovarlo in Polonia. Un miracolo a pensarci, ma il fatto che si sia realizzato autorizza a credere che a volte cose impensabili possano davvero accadere. In queste storie c’è sempre il rischio che nella narrazione dei fatti prevalga la versione più affascinante, tenuto conto che non si hanno notizie certe. Quella per intendersi che parla del fatto che il gatto sarebbe stato smarrito in Ucraina e poi ritrovato in Polonia.

Quella più verosimile è che sia stato smarrito, magari nei pressi del confine dopo essere uscito dal trasportino, e che lo si sia ritrovato dall’altro lato. Ma non cambia la sostanza: la disperazione per averlo perso per qualche minuto o ora e la felicità per averlo ritrovato sono autentiche e fanno già parte di questa triste pagina di storia. Senza dimenticare, ovviamente, la determinazione di portarlo con sé, come fosse uno di famiglia.

Guerra in Ucraina: l’amore per gli animali spesso emerso

La guerra in Ucraina ha tante sfumature. Sono quasi tutte drammatiche, ma alcune possono essere considerate testimonianze del grande amore. È il caso di diversi cittadini che, costretti a scappare a causa del conflitto, non dimenticano i loro animali. Molte immagini hanno documentato il fatto che tanti, costretti a lasciare le proprie città, partono con i loro cani o gatti.

Lo fanno anche se questo comporta fatica o ulteriori difficoltà. E si racconta come in Polonia ci siano degli angeli che sono pronti ad assistere, oltre che gli esseri umani, anche i tanti animali che sono in fuga dalla guerra. Una squadra di veterinari e volontari che manifestano con i fatti il loro amore.

Bambino in lacrime di gioia per aver ritrovato il suo gatto

Quella del bambino che stringe forte il proprio gatto, con le lacrime agli occhi, è una storia che colpisce. Ne hanno parlato diversi media a livelli internazionale, per effetto di quella che è diventata una sorta di foto simbolo della guerra.

A colpire sono l’affetto e le lacrime di gioia di chi ha ritrovato ciò che aveva perso. Un momento di felicità in mezzo alla tristezza di chi non aveva l’età per meritarsi così tanta sofferenza, ammesso e assolutamente non concesso che possa esserci un’età giusta per immaginare di poter vivere lo strazio di una guerra.

Una foto simbolo di speranza

Ma nella foto diventata virale c’è la consapevolezza che quell’abbraccio possa, in qualche modo, rappresentare la speranza e la consapevolezza che l’amore possa in ogni caso trovare il modo di vedere la luce, anche quando si lascia alle spalle la violenza delle armi che sparano in Ucraina. Per molti profughi presto sarà il momento di ricominciare, per il momento lontano da casa, e farlo con al fianco i propri animali è un’importante mano d’aiuto in un futuro da scrivere.