Green Pass, Ciciliano (Cts): «Diventerà sempre più residuale»

In un’intervista rilasciata a Il Giornale del 31 dicembre le dichiarazioni rilasciate dal dottor Fabio Ciciliano del Cts aiutano a farsi idea di come stiano le cose e quando si potrebbe profilare un cambiamento all’orizzonte

Lo stop all’obbligo delle mascherine all’aperto e la revisione del Green Pass potrebbero essere i primi due segnali del fatto che la situazione Covid in Italia venga considerata ormai sotto controllo. Le opinioni degli esperti parlano di un trend di miglioramento in corso e il cambiamento delle norme, con un allentamento delle restrizioni, sembra essere destinato a concretizzarsi.

Mascherine all’aperto, Ciciliano (Cts): «Teniamole ancora per un po’»

Ma quando questo potrebbe avvenire? Sono significative, in tal senso, le dichiarazioni rilasciate dal dottor Fabio Ciciliano del Comitato Tecnico Scientifico al Giornale del 31 gennaio.

Dal quadro della situazione spiegato dal medico emerge come l’orientamento verso l’allentamento sia una prospettiva reale, ma come questo sia ancora il momento della prudenza. Lo si evince, ad esempio, dalla risposta data all’ipotesi che si decida per l’obbligo di mascherina all’aperto.

«Quelle - ha chiarito - teniamole ancora un po’. Siamo ancora in inverno, la mascherina non è una devastante limitazione della nostra libertà. La circolazione virale è ancora molto alta a causa della Omicron e contiamo quotidianamente molti contagi. Siamo in una fase di regressione, è vero, ma le mascherine non sono invasive e personalmente le terrei fino alla fine dello stato di emergenza».

Un approccio che è sulla stessa lunghezza d’onda delle scelte prudenziali verso cui è orientata l’Italia, a differenza di paesi come il Regno Unito dove si è scelto di abolire praticamente tutte le restrizioni.

Abolizione Green Pass, Ciciliano: «Diventerà sempre più residuale»

Ragionamento simile è quello di Ciciliano relativamente al Green Pass, per il quale tra qualche mese si potrebbe andare incontro ad una svolta sulla base di quella che è poi la reale funzione momentanea della certificazione verde.

L’esponente del Comitato Tecnico Scientifico ha, infatti, sottolineato come la certificazione verde sia «uno strumento di emergenza» ed ha aggiunto che «deve mantenere la essenza». «Diventerà - ha aggiunto - sempre più residuale con l’incremento delle vaccinazioni e la riduzione dell’impatto del virus sul sistema sanitario. E alla fine della primavera si può pensare di toglierlo definitivamente».

Durata Green Pass dopo terza dose, Ciciliano: «Scadenza va abolita»

L’altro punto di cui si è disquisita della questione scadenza del Green Pass in relazione a chi ha fatto la terza dose contro il Covid. A partire dall’1 febbraio, come è noto, la valenza della certificazione verde per chi ha completato il ciclo primario è fissata in sei mesi.

Un range temporale che, se applicato a chi ricevuto tre somministrazioni, genererebbe una criticità per il fatto che non è prevista una dose aggiuntiva al momento. «Va abolita - ha spiegato Ciciliano - la scadenza per chi ha fatto il booster. Non ha più senso visto che la quarta dose non è prevista se non, forse, per i fragili».