Gas, Russia annuncia stop a pagamenti in dollari ed euro: le novità

Le parole del presidente russo Vladimir Putin sono arrivate nel pomeriggio del 23 marzo

La Russia non accetterà più pagamenti per il gas in euro o dollaro. I paesi considerati «ostili» dovranno pagare le forniture in rubli. È quanto ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin in relazione all’export della materia prima. Una scelta che riguarda un fattore per il quale l’Europa, al momento, non può essere indipendente da Mosca. Sembra quasi una contromossa alle sanzioni dell’Occidente, mirate a mettere pressione alla Russia in relazione all’invasione dell’Ucraina, sebbene la decisione ha più chiavi di lettura dal punto di vista economico.

Gas e petrolio, per Europa difficile diventare in tempi brevi indipendenti da Russia

Al momento i paesi europei non hanno potuto tranciare in maniera definitiva i rapporti con la Russia in ragione della dipendenza relativa alle forniture di petrolio e gas. Proprio in questi giorni si discute della possibilità di non acquistare più il greggio russo, ma gli orizzonti sono molto più complicati per ciò che riguarda il gas.

Paesi come, ad esempio, la Germania e l’ Italia ne importano una quota significativa del loro fabbisogno e attuare un piano di indipendenza su questo fronte non è un passaggio che può essere fatto in tempi rapidi. Per dare l’idea, ad oggi, si stima che la Ue paghi un miliardo di euro al giorno alla Russia per petrolio e gas.

Gas, cambio di valuta al più presto

Proprio il gas è il tema che è diventato oggetto delle parole di Vladimir Putin. Da un lato le dichiarazioni riportate dai media internazionali confermano un dato: la Russia continuerà ad erogare le sue forniture. Nessuna interruzione o altro provvedimento verso quei paesi che si sono schierati nel blocco che ha condannato l’azione militare in Ucraina con sanzioni economiche importanti. Ognuno continuerà a ricevere i volumi previsti dagli accordi. Al più presto, però, scatterà il cambio di valuta.

A Putin viene attribuita la dichiarazione secondo cui continuare a fornire merci a Unione Europea e Stati Uniti ricevendo pagamenti in dollari ed euro non ha alcun senso. La scelta è di natura economia. Non è un caso che le rilevazioni finanziarie abbiano fatto segnare un’impennata nella valutazione del rublo. È stato, inoltre, segnalato che la volontà russa è quella di rendere operativo questo cambiamento al più presto possibile.

Ue stava già valutando pacchetto di nuove sanzioni

Si attende adesso di capire quale sarà la reazione dei paesi che dovranno prendere atto della dichiarazione di intenti arrivata da parte russa. Anche perché c’è attesa di capire quale sarà il nuovo pacchetto di sanzioni da parte dell’Unione Europea, con eventuali soluzioni alle criticità che potrebbero derivare da eventuali interruzioni di rapporti con la Russia in merito a qualcuna delle materie prime che sono oggetto dei rapporti commerciali che continuano ad intercorrere tra le parti.