Enrico Brignano incanta il pubblico del Teatro Team di Bari con il suo «Un’ora sola vi vorrei…»

Il comico romano torna in Puglia con la sua tourneé. Oltre due ore di risate ma anche riflessioni sulla pandemia e sulla questione vaccini

Ci sono voluti quasi due anni, questo spettacolo era inizialmente in programma per il mese di aprile del 2020, ma finalmente Enrico Brignano è salito sul palco del Teatro Team di Bari, per il suo show «Un’ora sola vi vorrei…». È stato lo stesso comico romano a ricordarlo al pubblico, presente numeroso in sala per la prima, delle quattro serate nel capoluogo pugliese.

«Grazie per la vostra pazienza, c’è gente che ha acquistato il biglietto del 2019 e finalmente riesce a vedere questo spettacolo. Del resto, come si dice, pagare moneta vedere cammello», le sue parole conclusive dopo oltre 2 ore e mezza di spettacolo con i suoi monologhi, intervallati da brevi esibizioni di sei ballerini e tre cantanti.

Enrico Brignano ai No vax: «Vaccinatevi e prendetevi le vostre responsabilità»

Di fronte ad un pubblico che dopo il lockdown è potuto tornare ad occupare tutti i posti in sala, visto che le capienze dei teatri sono tornate al 100%, dotato di mascherina e che, all’ingresso ha regolarmente esibito il Green Pass, il 55enne, showman romano ha portato in scena uno spettacolo che sfida e rincorre il tempo, tra ricordi del passato, e chiari riferimenti all’attuale presente.

Tra gli applausi scroscianti degli spettatori, nella prima ora, Brignano ha parlato di vaccini, No vax, No Green Pass, pandemia e lockdown. Il comico, con la sua ironia, non le ha mandate a dire, sensibilizzando tutti a vaccinarsi, ricordando, in chiave ironica, i mesi passati in casa, tra lievito di birra, diventato introvabile, e la sbornia delle serie TV e dei programmi televisivi, dalla dottoressa schiacciabrufoli al dottor Nowzaradan di Vite al limite, un «mix tra Romano Prodi e Al Bano».

In un periodo in cui non si può più dire “Siamo grandi e vaccinati”, ma solo “Grandi”, Enrico Brignano ha ricordato le siringhe di penicillina della sua infanzia e il vaccino antivaiolo inoculatogli durante il servizio militare, senza che nessuno si preoccupasse di cosa fosse contenuto, semplicemente perché "ci si fidava della scienza”. Ma soprattutto ha ricordato, a chi non vuole vaccinarsi, i morti della pandemia lanciandogli un chiaro messaggio: “Vaccinatevi e prendetevi le vostre responsabilità”.

L’amore, i problemi di coppia e la sua nuova paternità, nella seconda parte dello show

La seconda parte dello show è stato un viaggio dai sumeri, passando per l’amore e i problemi della coppia nella storia, fino alla recente nascita del suo secondogenito Niccolò, avuto con la sua compagna Flora, nello scorso mese di luglio.

Il comico ha raccontato i momenti precedenti al parto, con le incombenze del suo essere padre e i momenti successivi alla nascita, quando, di fronte a nonne e zie, una sua parola da uomo, come aprire la finestra con 40 gradi di temperatura, veniva tacciata come una eresia.

Dopo oltre due ore di risate, è arrivata la dolce conclusione con la poesia scritta per la nascita di suo figlio Niccollò a cui, insieme alla figlia Martina, di 4 anni, e dedicato l’intero show. Enrico Brignano si esibirà ancora al Teatro Team di Bari nei giorni 19, 20 e 21 novembre, prima di proseguire la sua tournée in altre città d’Italia.