È morto Fausto Cigliano, maestro della canzone napoletana

Aveva 85 anni ed era ricoverato da ieri per l’aggravarsi dei suoi problemi ai reni

La canzone napoletana perde uno dei suoi pezzi più pregiati. Si è spento nella notte all’età di 85 anni l’artista Fausto Cigliano, attore e cantante, straordinario artista della canzone napoletana. Era stato ricoverato d’urgenza ieri sera al Policlinico Gemelli per una complicanza ai reni che già da tempo si portava dietro. Soltanto due giorni fa aveva compiuto 85 anni e il mondo della musica lo aveva omaggiato con i dovuti onori.

Il comune di Napoli lo ha salutato con una nota a firma del sindaco della città partenopea Gaetano Manfredi. «Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi esprime il suo cordoglio, a nome della città intera, per la scomparsa dello straordinario chitarrista ed interprete della canzone napoletana» - è la nota del comune. Classe 1937 e figlio di un comandante dei vigili urbani che perse quando lui aveva soltanto 15 anni, da quel momento la chitarra divenne la sua amica, strumento con cui esprimere la sua arte e maestria.

Nel 1959 vinse il Festival di Napoli con il brano «Sarrà chi sa?», cantata assieme a Teddy Reno. Nel corso della sua carriera di cantante napoletano è stato autore di canzoni di successo quali Ossessione ’70, Napule mia, Ventata nova, Scena muta. Nel 1992 ha composto la colonna sonora dello sceneggiato in 60 puntate Camilla.

Ha partecipato a 5 Festival di Sanremo

Ha partecipato anche a quattro edizioni consecutive del Festival di Sanremo dal 1959 al 1962 raggiungendo come massimo risultato il 6° posto all’esordio con il brano di Roberto Murolo «Sempre con te» cantato insieme a Nilla Pizzi. Nel 1964 tornò sul palco dell’Ariston con «E se domani», che diventerà un successo cantato nella versione di Mina pochi anni dopo.

Oltre alla carriera di cantante ha avuto anche diverse esperienza come attore negli anni 50 partecipando ai film Classe di ferro (Turi Vasile), Guardia, ladro e cameriera (Steno), Ragazzi della marina (De Robertis), Cerasella.

Il Comune di Napoli nel 2015 in occasione dei sessant’anni di carriera, lo ricevette a Palazzo San Giacomo dove venne insignito della medaglia della città e di una targa in «segno di profonda stima e ammirazione per il suo ruolo di ambasciatore della musica napoletana nel mondo», dall’allora sindaco di Napoli Luigi de Magistris.