Covid, cos’è la nuova variante Centaurus e cosa c’è da sapere

É il nome con cui si chiama anche la variante Ba.2.75 e sul tema il professor Roberto Burioni ha fatto chiarezza sulle pagine di Repubblica

C’è una certa attenzione attorno variante Ba.2.75, una nuova versione del virus del Covid. É stata anche ribattezzata Centaurus. Il professor Roberto Burioni, virologo dell’Università di Milano, ne ha parlato in un articolo scritto da lui stesso su Repubblica. Nell’articolo, in particolare, viene menzionata come Centauro, con il nome «italianizzato».

Nuova variante Covid, gli scenari peggiori sono da considerare solo come ipotesi negativa

Burioni ha sottolineato come alcune sue mutazioni, al momento solo in teoria, potrebbero conferirle caratteristiche poco auspicabili. In fondo si tratta dei dubbi che si potrebbero avere quando emerge un nuovo ceppo del virus. Una è la maggiore contagiosità, una maggiore capacità di reinfettare i guariti o una maggiore patogenicità. Lo scienziato ha chiarito come tutti questi aspetti debbano essere specificati con il verbo al condizionale.

Questo perché, al momento, devono ancora essere raccolti i dati che siano sufficienti a poter farsi un’idea. «Diverse varianti - ha specificato - che sembravano temibili si sono dimostrate tigri di carta, ma è anche vero che alcune di esse (poche per fortuna) sono diventate un problema». Burioni ha lasciato intendere come, al momento, si sia in una fase di studio. Tant’è che oggi viene considerata come «variante sotto osservazione».

Variante Centaurus: il momento della «vigile tranquillità»

Secondo Burioni oggi bisognerebbe avere una «vigile tranquillità». «Tranquillità - ha aggiunto - perché non c’è nulla che ci faccia pensare al peggio, vigilanza perché dobbiamo essere pronti a reagire tempestivamente».

Il virologo ha specificato che la variante Centauro ha due nemici. Uno è il vaccino. Essendo questa «figlia» di Omicron contro la quale il vaccino funziona «è molto probabile che fornisca protezione». L’altra è la variante BA.5. «Per potere prendere piede Centauro - ha spiegato il medico - dovrà essere più veloce di BA.5 e questo non sarà facile».

Insomma c’è da tenere alta la guardia senza drammi, affidandosi alla scienza che è in grado di fornire strumenti adeguati per fronteggiare le diverse eventualità, una è proprio il vaccino. Questa fase di monitoraggio verso nuove varianti era stata ampiamente prevista dagli scienziati. L’auspicio è che, ovviamente, si possa proseguire nella direzione in cui varianti più contagiose hanno quasi sempre condotto a virus con una minore patogenicità.