Cos’è la Mandragora? Alla scoperta della pianta velenosa

Cos’è la Mandragora? Scopriamo dettagli e curiosità della pianta velenosa, dalle proprietà allucinogene.

Cos’è la Mandragora? Dopo il caso dell’avvelenamento e il successivo ricovero di un’intera famiglia nel milanese, il Ministero della Salute ha optato per il ritiro nei supermercati di alcuni prodotti della nota marca Bonduelle (in particolare, si tratta di spinaci millefoglie).
Questi prodotti contenevano proprio tracce di Mandragora. Ma conosciamo meglio questa particolare pianta.

Mandragora: composizione e proprietà

La Mandragora, o più comunemente chiamata Mandragola, è un particolare tipo di erba, proveniente dalla famiglia delle solanacee, presente in tutto il Mediterraneo.

Esternamente, è caratterizzata da fiori color blu pallido, frutti giallognoli, grandi foglie dalla forma ovale e radici molto spesse. Quest’ultime sono contraddistinte da una biforcazione che le rende, secondo alcune leggende, simili a volti umani.

Tutte le parti di questa pianta sono velenose, in particolare le radici, poiché contenenti sostanze dalle proprietà allucinogene, ovvero alcaloidi come scopolamina, atropine e ioscina. Molti sono stati i casi di avvelenamento accidentale, poiché simile ad altre piante comuni e commestibili, come ad esempio lattuga o spinaci.

È proprio quest’ultimo, il caso che ha coinvolto un’intera famiglia nel milanese, lo scorso 30 settembre, ricoverata per intossicazione da Mandragora, contenuta all’interno di alcuni prodotti Bounduelle, tolti momentaneamente dal mercato, per ordine del Ministero della Salute.

Diversi sono i sintomi provenienti da intossicazione, dovuta alla Mandragora. Di seguito, ne riportiamo alcuni.

Sintomi da intossicazione leggera :

  • Nausea
  • Vomito
  • Secchezza delle fauci
  • Problemi intestinali
  • Difficoltà ad urinare

Sintomi da intossicazione forte :

  • Allucinazione
  • Tachicardia
  • Delirio

La mandragora nell’antichità

Nonostante la pericolosità della Mandragora, nell’antichità veniva considerata come una pianta dalle virtù mediche e magiche. Infatti, nei secoli, veniva adoperata a scopo lenitivo, analgesico, anestetico e afrodisiaco, e per affrontare depressione, epilessia ed insogna.

Insomma, una pianta adatta a guarire mente e corpo, ma contemporaneamente capace di essere un elemento di perdizione, poiché fonte di pazzia e morte. Ma com’è possibile?

Secondo le leggende, il potere della Mandragora, dipendeva dalla procedura con cui veniva estratta dal terreno. Infatti, se strappata brutalmente, la pianta sembrava emettere un urlo di sofferenza, e per vendicarsi, essa sfruttava i suoi veleni, provocando così pazzia o morte. Un particolare ripreso anche in una scena del celebre film di Harry Potter.

Un modo fantasioso, che l’uomo dell’epoca ideò per evitare problemi simili, è rappresentato dal praticare tre profondi cerchi con un coltello nella terra intorno alle radici, guardare verso oriente e pronunciare una formula magica mentre si estirpava di colpo la pianta.

Pratiche che, chiaramente, non potevano essere svolte da tutti, bensì da streghe e maghi, veri esperti nel settore.