Ultime Ucraina: confronto tra Russia e Usa, cosa si sono detti Blinken e Lavrov
Come sta andando la guerra in Ucraina? La domanda, quando si sono superati i quattro mesi dal 24 febbraio, ricorre. Secondo il segretario di Stato degli Usa Anthony Blinken la Russia «ha già perso». E questo dipenderebbe anche dal fatto che il popolo invaso si stia difendendo «con grande coraggio e resilienza».
Guerra in Ucraina e quello che secondo Blinken era l’obiettivo della Russia
«L’obiettivo di Putin - ha evidenziato Blinken - era eliminare l’Ucraina, un paese indipendente e sovrano». Un’ambizione che, secondo il segretario di Stato americano, sarebbe «fallita». Questo perché l’Ucraina come «paese indipendente e sovrano» sarebbe destinato a durare «molto più a lungo di Putin».
Quando è iniziata la guerra in Ucraina si ricorderà come le forze impari in campo lasciavano intendere una facile e rapida vittoria di Mosca. A quattro mesi di distanza da quelle considerazioni le evidenze dei fatti raccontano un’altra storia. E anche su questo fronte Blinken ha posto il proprio focus. Ha definito «piccole conquiste» quelle fatte dalle forze russe, che sarebbero «tutt’altro che decisive» e avrebbero avuto un costo «straordinariamente alto».
Le perdite anche sul fronte dei mezzi
Blinken ha, in particolare, ricordato la perdita di «decine di migliaia di soldati» e di mezzi. «La Russia - ha spiegato - continua a perdere un gran numero di carri armati, aerei, navi, equipaggiamenti e munizioni».
La capacità di resistenza ucraina deve molto anche alle forniture di armi provenienti dai paesi dell’Occidente e dagli Stati Uniti in particolare. In questi mesi più volte si sono ascoltate, da parte del presidente Volodymyr Zelensky e non solo, richieste e ringraziamenti per quanto ricevuto.
Ucraina candidata ad entrare nell’Unione Europea
Kiev, nel frattempo, è candidata ad entrare nell’Unione Europea. Un’investitura ufficiale che il presidente, nel suo consueto videomessaggio notturno, ha ricordato come non sia piovuto dal cielo. «Siamo - ha detto - orgogliosi di noi stessi. Abbiamo respinto i russi. E avremo la meglio. Perché rispettando noi stessi, avremo anche il rispetto dagli altri».
La strada per raggiungere l’obiettivo resta lunga e lo stesso Zelensky mostra realismo e determinazione. «Abbiamo camminato per 7.000 metri e non ci fermeremo: il nostro obiettivo è raggiungere il nostro Everest» Un’obiettivo da raggiungere anche dovendo fare i conti con una guerra in casa che prosegue.