C’è posta per te: padre musulmano rifiuta la figlia rimasta incinta prima del matrimonio

Maria De Filippi racconta la storia di un conflitto religioso e generazionale tra un padre e la propria figlia

Seconda puntata stagionale di C’è posta per te e nuovo pieno di ascolti per il people show di Maria De Filippi. Anche la puntata andata in onda sabato 15 gennaio vince la sfida a colpi di auditel con la prima serata di Rai 1.

Il programma Mediaset ottiene un ascolto di 5.546.000 spettatori con uno share del 28.7%, in leggero calo rispetto alla puntata di esordio, mentre Carlo Conti, con il suo Tali e quali, si ferma a 3.869.000 spettatori pari al 17.7% di share.

Vivienne cacciata dal padre perché rimasta incinta prima del matrimonio

Una delle storie più commentata sui social, di quelle raccontate nella seconda puntata di C’è posta per te 2022, è quella che ha visto protagonista Vivienne e suo padre Emad. La ragazza, 33enne, non ha più rapporti con il suo genitore da dodici anni.

Figlia di una donna siciliana e un uomo egiziano, che si separano quando lei aveva dodici anni, la ragazza all’età di 21 anni si fidanza e dopo qualche mese resta incinta. Entrambe le notizie non sono accolte con gioia dal padre, musulmano, che accusa la figlia di non aver rispettato gli usi e costumi della religione di Allah.

Passano gli anni e Vivienne partorisce altre due figlie e continua a cercare un dialogo con il padre, che continua ad ignorarla: la ragazza vorrebbe sposarsi con il suo compagno, con la presenza del genitore.

Maria De Filippi legge il Corano

Il confronto in studio tra Vivienne e Emad vede la ragazza chiedere al padre di ricucire i rapporti, consapevole di averlo deluso perché non ha intrapreso la strada che immaginava il genitore, mentre l’uomo continua a rimanere fermo sulle sue posizioni: “Anche se vivo all’occidentale, ci sono certi usi e costumi che vanno rispettati e io non la perdono”.

A cercare di convincere il padre di cambiare idea, interviene Maria De Filippi che, a sorpresa, rivela di aver letto alcune pagine del Corano sull’argomento: “Ho letto che la punizione per chi ha fatto una cosa come quella di Vivienne è un anno di esilio oppure 100 frustate. Tua figlia ne ha già fatti dodici anni di esilio”.

Poco dopo aver fatto vedere a Emad le foto delle tre nipotine, di 12, 7 e 3 anni, che lui non conosce, la conduttrice ha proseguito con un altro passo del Corano: “Ho anche letto che se due persone concepiscono un figlio nella convinzione che staranno sempre insieme, non c’è né l’anno di esilio e neanche le frustate”.

L’uomo resta fermo sulle sue posizioni e cerca anche il supporto degli uomini in studio, senza trovare nessuno che sia d’accordo con lui. Con un laconico “Sarà il tempo a decidere, la ferita è ancora profonda. Sarò io a cercarla quando mi sentirò pronto”, Emad chiude la busta. A questo punto Vivienne decide che non cercherà più suo padre.