Bonus acquisti 300 euro: che spesa e quante transazioni per averlo?

C’è chi lo chiama cashback, chi lo chiama bonus carta di credito e chi, invece, lo chiama bonus acquisti: il rimborso del 10% di quanto speso pagando con monete elettronica.

Il Presidente Giuseppe Conte ha annunciato la grande novità del cashback, il rimborso del 10% di quanto speso in un anno pagando non solo con carta di credito e bancomat, ma anche con bonifici e app. Una misura che, al momento, sta suscitando molta curiosità e proprio per questo i cittadini si interrogano su quali sono le somme minime per partecipare al rimborso. Non si tratta, però, di somme minime ma di numero di operazioni effettuate anche perchè il bonus acquisti non prevede solo i 300 euro (cifra massima) del rimborso ma anche un premio finale. Cerchiamo di capire.

Bonus acquisti 300 euro

Ormai sembra chiaro a tutti che il bonus in questione prevede la restituzione del 10% su quando speso pagando con moneta elettronica.

Quello che, invece, potrebbe non essere chiaro è che il rimborso del 10% si applica su una somma limite di 3000 euro annui. Per chi spende di più di questa cifra, quindi, il rimborso sarà sempre di 300 euro.

Ovviamente più si spende e più si avrà indietro a titolo di rimborso (sempre fino al limite dei 3000 euro annui come spesa su cui applicare il rimborso), ma per poter aver diritto al rimborso del 10% è importante effettuare un certo numero di transazioni l’anno.

Si parla di 50 operazioni ogni 6 mesi e, quindi, di circa 100 operazioni l’anno. Anche se per arrivare alla cifra limite di 3000 euro basta spendere pagando con carta o bancomat, circa 250 euro al mese, non sarebbe saggio limitarsi ad acquisti di grosso importo.

Ed infatti il governo punta proprio su questo, incentivare i cittadini a pagare con moneta elettronica non solo le spese più importanti ma anche quelle quotidiane e di modici importi, come la spesa da panettiere, dal fruttivendolo o la colazione al bar.

Certo uno dei problemi più grandi sembra essere al momento le spese per ogni transazione del POS cui saranno chiamati a far fronte i commercianti, vedremo che se con l’avvinarsi della partenza del bonus si riuscirà a provvedere anche a risolvere questo problema.

In ogni caso, come scrivevamo all’inizio, non sono solo i rimborsi del 10%. E’ previsto anche un premio finale (si parla attualmente di 3mila euro) che sarà destinato ai primi 100mila cittadini che faranno il maggior numero di pagamenti con moneta elettronico, indipendentemente dall’importo.