Bonus 200 euro e decontribuzione busta paga: cosa succede con il nuovo Decreto Aiuti

La fase di emergenza richiede misure straordinarie che dovrebbero essere varate la prossima settimana

L’incontro tra Mario Draghi ed i sindacati al tempo degli «affari correnti» per il Governo. É quanto è accaduto nella giornata del 27 luglio, in una fase in cui si galleggia tra l’emergenza economica e l’avere un esecutivo in carica a tempo determinato.

Affari correnti per il Governo, ma emergenze da affrontare

Traghettare, però, il Paese fino a dopo la tornata elettorale significa anche dare risposte a quelle parti sociali che chiedono garanzie e sostegno in una fase storica a dir poco critica. In base a quanto dichiarato da Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, le risposte avute vanno nella direzione delle richieste.

Parole a cui è seguita la volontà di venire a conoscenza di ciò che sarà previsto nel prossimo Decreto Aiuti. Una misura che si attende possa essere pronta già nella prima settimana di agosto. Tra le novità sottolineate da Landini c’è l’impegno governativo ad erogare il bonus 200 euro anche a quei cittadini che erano stati esclusi dal primo intervento. Una platea che comprendeva, ad esempio, alcuni stagionali.

Ok alla decontribuzione, aumenta il netto

L’altro punto sottolineato da Landini è stata l’indicazione da parte del Governo di dare soldi a lavoratori e pensionati attraverso due modi. «Quello - ha spiegato - di fare un provvedimento che aumenti la parte decontribuita e che quindi faccia pagare meno contributi sociali ai lavoratori, aumentando il netto in busta paga».

«Il provvedimento andrebbe - ha aggiunto - da luglio a dicembre» ha detto Landini. Non si tratterebbe più di un contributo unico come il bonus 200 euro, ma una misura strutturale di medio termine. Una necessità determinata da quelle che sono le contingenze economiche in atto.

Nuovo decreto aiuti, ipotesi anticipo rivalutazioni pensioni

Di certo da parte di Mario Draghi è stata ribadita la volonta del Governo di non trascurare le imprese, i pensionati e i lavoratori. Per quel che riguarda le pensioni si ipotizza possa essere messa in atto un anticipo della rivalutazione prevista per il 2023.

Serviranno ovviamente maggiori riferimenti per capire come il provvedimento sarà messo in pratica, ma c’è un chiaro indirizzo da parte del Governo. L’obiettivo è dare ai cittadini un maggiore potere d’acquisto, in maniera tale da affrontare le forti spinte inflazionistiche che rischiano di generare non pochi problemi sui bilanci familiari. Pochi giorni e si saprà con maggiore dettaglio in che modo il Governo sceglierà di agire.