Bollette energetiche, come evitare distacco luce e gas

Come evitare il distacco delle forniture in caso di bollette luce e gas non pagate.

Cosa succede quando non si pagano le bollette di luce e gas? Una domanda questa, sempre più comune a molte famiglie, perché la crisi Covid inizia a farsi sentire e i disagiati sono sempre di più. Il mancato pagamento delle bollette può causare pericolose conseguenze, prima tra tutte, il distacco delle forniture di luce e gas (ma vale anche per l’acqua). Trattandosi di beni primari, evidente che vedersi staccare la fornitura della luce, piuttosto che di gas, non è cosa da poco.

Il distacco per essere applicato, è assoggettato a diverse condizioni, perché le aziende fornitrici devono seguire una determinata prassi. Inoltre, quando si subisce il distacco, per riallacciare le forniture è necessario un ulteriore iter, che non è gratuito per gli utenti.

Bollette gas e luce non pagate ecco cosa si rischia

Non pagando le bollette si rischia la sospensione del servizio di fornitura, che sua il gas o la luce l’oggetto della fornitura. Il distacco non è automatico o immediato, perché l’azienda fornitrice del servizio è tenuta ad inviare non uno, ma diverse lettere di sollecito.

I motivi per cui una famiglia non paga la bolletta e entra nel circuito di chi rischia il distacco delle forniture, sono molteplici. La crisi economica abbiamo detto, con famiglie che non arrivano a fine mese, con una crisi accentuata dall’emergenza coronavirus. Ma c’è pure chi per disguidi postali, non riesce a ricevere le bollette, oppure per dimenticanza e così via.

Per chiunque il rischio distacco fornitura è sempre quello in agguato. In caso di mancato pagamento della bolletta, la compagnia fornitrice del servizio può venir meno agli obblighi contrattuali che in questi caso altro non è che l’erogazione del servizio di fornitura. La bolletta in effetti è collegata alla fattura relativa al servizio di fornitura, e come per l’azienda fornitrice è fatto obbligo di erogare il servizio, così chi riceve la bolletta deve obbligatoriamente pagare.

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Bolletta non pagata, ecco cosa accade

Non pagando le bollette di luce gassi va incontro alla eventualità di farsi interrompere l’erogazione del servizio per morosità. Come anticipato prima, il distacco richiede molto tempo, non essendo automatico. Servono ripetuti solleciti da parte della compagnia fornitrice. Un percorso lungo e fatti a step.

Nel momento in cui un cliente non provvede a pagare la bolletta nei tempi indicati, il fornitore avvia la procedura con cui provvede a richiedere il pagamento. In pratica l’erogatore del servizio provvederà a inviare delle comunicazioni con cui sollecita il pagamento della bolletta precedentemente scaduta.

Il primo passo è l’avviso bonario che in generale compare nella bolletta successiva, mensile o bimestrale che sia. In parole povere, nella bolletta relativa al periodo di fatturazione successivo, ci sarà la dicitura “ci risulta non pagata la bolletta n°”. La dicitura altro non è che l’avviso ad adempiere o a comunicare il pagamento se questo è stato effettuato e magari, non è ancora comparso nel sistema del fornitore.

In alternativa alla comunicazione di inadempienza con la bolletta successiva, può capitare che il primo sollecito, quello bonario, arrivi con una lettera a se stante. Ultimamente, soprattutto per l’energia elettrica, soprattutto quanto gli importi della bolletta insoluta risultano essere bassi, il fornitore avvisa che persistendo la morosità, l’importo della bolletta inevasa sarà aggiunto alle successive.

Con l’invio della comunicazione di mancato pagamento, il cliente dovrà tassativamente procedere con il pagamento, se anche in questo caso non viene saldato il debito, il gestore provvederà a inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui si da l’aut aut al cliente. In pratica, nella raccomandata viene specificata la data ultima per saldare la morosità prima che la fornitura sia interrotta definitivamente.

La legge in questo caso tutela il cliente finale obbligando il fornitore a concedere al cliente da 15 a 20 giorni per effettuare il pagamento. In questa lettere di sollecito e di minaccia di sospensione fornitura, la ditta fornitrice del servizio dovrà indicare:

  • I dati per comunicare all’azienda l’avvenuto pagamento (telefono, fax mail o Pec);
  • La data in cui sarà sospesa la fornitura qualora non venisse saldata la morosità;
  • La data in cui potrebbe essere applicata la riduzione della potenza massima della fornitura.

L’abbassamento della potenza è una delle eventualità a cui un cliente moroso può andare incontro, ed in questo caso, il ripristino della potenza avviene dopo poche ore dal pagamento. A seguito della riduzione della potenza, dopo 15 ulteriori giorni la fornitura potrebbe venire di fatto cessata.

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Spese per il riallaccio dopo distacco per bollette non pagate

Non esiste alcun limite di importo di una bolletta per vedersi staccare la luce o cessare la fornitura di gas, così come non esistono numeri minimi di bollette non pagate. In pratica, si può subire il distacco anche con una sola bolletta non pagata ed anche se questa è di esiguo importo.

Ultimamente però, con l’ingresso di molte aziende che operano nel cosiddetto mercato libero, può accadere che nel contratto sottoscritto tra cliente e fornitore, ci siano regole, tempi, numero di bollette o limiti di importo che possono far scattare la cessazione della fornitura. Su una bolletta in ritardo, la somma da versare sarà maggiorata dagli interessi. La Banca Centrale Europea ha fissato al 3,5% il tasso di interesse massimo per giorno di ritardo nel pagamento.

Quando si subisce il distacco, per riottenere il servizio occorre pagare il pregresso a debito, e spesso le compagnie di fornitura, richiedono anche le spese di riattivazione del servizio. Se il riallaccio è richiesto entro un mese dal distacco, essendo in linea di massima, ancora in vigore il contratto nonostante il cliente non riceva più la fornitura di luce e gas, il ripristino della fornitura non prevede costi elevati. Dopo il primo mese invece il contratto viene totalmente annullato e di conseguenza bisognerà fare un contratto ex novo, sostenendo tutti i costi che ne conseguono. Infine, occorre sapere che ci sono casi in cui la fornitura non può essere cessata. Si tratta di casi particolari e specifici che sono:

  • Mancato invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno;
  • bolletta prescritta;
  • Ricorso per mal funzionamento della fornitura;
  • Cliente è disabile;
  • Il fornitore può sfruttare il deposito cauzionale versato dal cliente se questo è pari o superiore al debito.

Il distacco non può essere fatto per legge, nei giorni festivi, prefestivi, di venerdì o di sabato.