La novità sarà presentato al prossimo ’American College of Cardiology.
Bere caffè fa bene? È una domanda legittima, tenuto conto che in un paese come l’Italia consumare un buon espresso è una sorta di rito. Lungo, corto, al bar o davanti alla macchinetta dell’ufficio, non fa differenza. Sono davvero milioni gli italiani che hanno l’abitudine di consumare questa bevanda iconica per il paese.
Nel corso degli anni non sono mancate le ricerche mediche che ne hanno documentato le insidie relative ad un consumo esagerato. Tuttavia, tra l’abuso ed un consumo razionale c’è una linea di demarcazione consistente. E oggi nuove rilevazioni medico-scientifiche rivelano che bere caffè fa bene, almeno per chi lo fa nelle quantità adeguate.
A rivelare le novità che faranno la felicità dei consumatori «consapevoli» di caffè è uno studio che sarà presentato al prossimo ’American College of Cardiology. In base a quanto emerso dagli approfondimenti sul tema è emerso che bere due o tre caffè al giorno rappresenta una via per fare bene al cuore.
L’autore senior dello studio, come riportato dalla Cnn, è il dottor Peter M. Kistler. Kistler è a capo della ricerca sull’elettrofisiologia clinica presso il Baker Heart and Diabetes Institute e a capo dell’elettrofisiologia presso l’ospedale Alfred di Melbourne, in Australia.
I benefici cardiaci apportati al caffè si traducono nella riduzione del rischio di aritmie o altri possibili eventi critici dal punto di vista cardiovascolare come infarto e ictus. Questo permette di confutare la tesi secondo cui l’idea che consumare una bevanda che porta ad un innalzamento dei battiti possa essere dannoso.
Le evidenze hanno portato a ritenere che il consumo di caffè ha effetti positivi in una dieta sana. Come ogni ricerca, le evidenze sono state tratte da uno studio che ha coinvolto un campione. Ed in questo caso i numeri sono abbastanza ampi, tenuto conto che si parla di circa mezzo milioni di persone sulle quali è stato fatto un monitoraggio durato ben dieci anni.
Queste persone sono state suddivise in loro alle loro abitudini legate al caffè. Alcune di loro consumavano 0 caffè al giorno, altri 1, altri 2 e così fino ad arrivare a chi ne beveva più di cinque. La conclusione tratta ha determinato il fatto che coloro i quali non avevano problemi cardiaci e bevevano due o tre tazzine al giorno sviluppavano una minore probabilità di imbattersi in problemi cardiovascolari.
Uno stile di vita, associato ad una frequenza assimilabile a due-tre caffè al giorno, ha contribuito ad allontanare problematiche come ictus e infarti. Per coloro i quali, invece, era già stato diagnosticato qualche tipo di cronicità patologica di tipo cardiaco è stato notato come si sia avuta una riduzione della possibilità di morte. Nel caso della fibrillazione atriale l’eventualità del decesso è state ridotta del 20% in coloro che bevevano una tazza di caffè al giorno.
In base alle evidenze scientifiche, dunque, bere un paio di caffè al giorno, associando la cosa ad uno stile di vita sano, contribuisce a mantenersi in salute. A patto che, ovviamente, non ci siano altre controindicazione, ragione per cui è sempre giusto informarsi con il proprio medico sulla condotta da avere in merito.
