Badanti colf e pensioni: bastano 5 anni, regole e vincoli

La pensione le lavoratrici domestiche può scattare dopo 5 anni di contributi, ma le regole sono particolari.

Se c’è un lavoro che non ha nella continuità un fattore predominante è senza dubbio il lavoro domestico. Colf, badanti, baby sitter e lavoratori domestici in genere, sono spesso alle prese con carriere discontinue, lavoro temporaneo, precariato e spesso con il lavoro in nero. Problematiche serie e complicate durante la vita di tutti i giorni e durante le carriere, con poca sicurezza e situazioni di disagio perpetue.

Ma la discontinuità di impiego finisce con il manifestare serie problematiche anche nel dopo carriera, con questa tipologia di lavoratori che stentano a completare gli anni di contribuzione utili ad arrivare ad un pensionamento di vecchiaia tradizionale.

Ma esiste nel sistema previdenziale una particolare misura pensionistica che potrebbe venire incontro alla necessità di superare queste problematiche per questi lavoratori. Una misura previdenziale adatta a questi lavoratori, per la quale basterebbero solo 5 anni di contribuzione. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e quali sono i requisiti di questa misura.

Badanti e colf, pensioni con 5 anni di contributi

Pensione di vecchiaia contributiva, così si chiama la misura che da diritto alla pensione con solo 5 anni di contributi. Un montante contributivo davvero basso se si considera che anche senza entrare nel novero delle pensioni anticipate che necessitano di rilevanti carriere (42,10 o 41,10 per le anticipate, 41 anni per i precoci, 38 anni quota 100, 35 anni opzione donna, 30 o 36 anni l’Ape sociale), anche la pensione di vecchiaia ordinaria con i 67 anni di età pensionabile, necessita di 20 anni di carriera e contribuzione versata.

Con la pensione di vecchiaia contributiva, invece, servono soltanto 5 anni di contributi. Ma occorre sottolineare che ai soli 5 anni di versamenti contributivi l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia contributiva è piuttosto elevata essendo necessari i 71 anni di età. E si tratta di un limite che potrà essere assoggettabile anche a futuri aumenti in quanto è un limite collegato alle aspettative di vita degli italiani.

Pensione di vecchiaia contributiva badanti, altri requisiti

Oltre a contribuzione ed età, la pensione di vecchiaia contributiva prevede altre condizioni di accesso che sono da rispettare anche nel caso di pensioni richieste da chi di professione fa la badante piuttosto che la colf. La prima regola da rispettare è che i contributi versati devono essere successivi al 31 dicembre 1995, cioè devono ricadere nel sistema contributivo della pensione. Infatti proprio come dice il nome della misura (Pensione di vecchiaia contributiva), l’unico meccanismo di calcolo previsto è quello nel sistema contributivo. Però, da punto di vista dell’importo, non c’è alcun vincolo minimo per poter erogare la pensione.

In pratica, non è richiesto un importo minimo dell’assegno per accedere al pensionamento ma solo che tutti i contributi versati, trattandosi di una pensione contributiva, ricadano interamente nel sistema contributivo.