Il trash in tv: cos’è e perché ci piace? Il caso di Temptation Island

Il trash in tv si scorge di frequente, ma perché ci piace? Leggendo questo articolo capirai molto di più sull’argomento. Temptation Island è la dimostrazione di come il programma trash è un format che funziona.

Il trash in tv perché piace così tanto? Perché è così in voga? Queste sono solo alcune delle domande che ci poniamo quotidianamente ogni volta che accendiamo la tv.
Cerchiamo con questo articolo di dare una risposta!

Il trash in tv: cos’è?

Il termine trash, letteralmente tradotto "spazzatura”, è tutto ciò che è di cattivo gusto.

Nei programmi tv si declina in scelte discutibili, leggerezza, eccesso, maleducazione e porta con sé urla, discussioni, litigi, derisione, ridicolizzazione.
Le reazioni emotive dei protagonisti sono frequentemente pianto, riso e rabbia. Mentre quella del pubblico è il pathos, accompagnato da tante tante risate.

Chi cura il programma, prefiggendosi lo scopo di voler incollare gli spettatori alla tv cerca sempre di alzare l’asticella del cattivo gusto.
Ricorderete tutti la figlia di Eva Henger che stava per annegare in diretta tv all’Isola dei Famosi. Di questo triste episodio ne sono venuti a conoscenza tutti, anche coloro che non hanno visto il programma, perché?

Perché alla gente piace il macabro, l’orrido e vuole essere informata. Ciò è dimostrato dal fatto che sono molto seguite le trasmissioni di cronaca nera, a volte anche morbosamente. Ebbene sì, anche queste sfiorano il trash.

Il trash in tv: perché ci piace?

I programmi trash hanno un grande successo di pubblico perché:

  • sono leggeri;
  • non sono impegnativi: non richiedono un’attenzione costante e se si salta qualche puntata non è un dramma. Si riesce facilmente a riprendere il filo della vicenda perché le problematiche vengono riproposte, inoltre sia i giornali che i social danno man forte fornendo aggiornamenti;
  • fanno ridere: questo è un requisito indispensabile. A chiunque piace ridere delle piccole disgrazie altrui, specialmente se ci si trova di fronte a persone ingenue e sciocche;
  • infondono curiosità nel telespettatore: il quale si sente protagonista. Il successo del programma si basa sui suoi giudizi, e il televoto lo coinvolge attivamente. Non è un telespettatore passivo.
    Gli argomenti affrontati sono alla portata di tutti, non essendo di particolare rilievo: chi guarda questo genere di programmi è portato a riflettere e viene spinto, involontariamente, ad apprezzare di più quello che è e quello che possiede.
    Nei casi più disperati avviene l’emulazione. Questi programmi danno l’illusione che si possa divenire famosi con poco e che si possa guadagnare con il minimo sforzo.
  • mostrano il bello e il brutto che c’è nella vita, non una via di mezzo: o il troppo bello o il troppo brutto, l’eccesso nell’uno e nell’altro caso.

A chi piace la tv trash?

Piace a tutti a chi più a chi meno. I dati dimostrano che queste trasmissioni non sono seguite solo da persone di livello culturale più basso ma anche da quelle più colte.
Molti vogliono misurare il livello di degrado raggiunto dalla società in cui si vive. Infatti, i protagonisti di questi programmi offrono spunti di analisi psicologica, sociologica e antropologica.

In molti vi sarete chiesti perché Paolo Bonolis conduce Avanti un altro. Non vi sarà sfuggito che mentre conduce fa cose molto strane che non si addicono alla sua persona, una su tutte mangiare con voracità mentre interagisce con il concorrente.
Questa immagine mal si accosta con quella colta del presentatore. Allora ci si chiede perché la propone? Quale messaggio vuole trasmettere?

Si può supporre che l’intento sia quello di combattere gli stereotipi e le rigidità mentali di noi tutti. Ad esempio vuole dimostrare che l’essere colti non è sinonimo di serietà, come che la persona bella non è necessariamente sciocca e così via.

Così in Bonolis l’eccesso diviene strumento per catalizzare l’attenzione del pubblico:

  • spinge a riflettere
  • fa capire che bisogna abbandonare le maschere ed essere sé stessi
  • prendersi meno sul serio
  • bisogna ridere dei propri difetti: è da stupidi soffrire perché si è troppo bassi, troppo in carne ecc.
  • insegna che nessuno è perfetto: nei suoi programmi Bonolis deride i difetti di tutti: belli, brutti, giovani, anziani.

Il trash in tv: il caso di Temptation Island


Ascolti record, boom di «mi piace» sui social ha ricevuto la nuovissima edizione di Temptation Island che ha preso il via lo scorso 26 giugno su Canale 5: a seguirla 3.413.000 spettatori con uno share del 18.08%. Il programma ideato da Maria de Filippi è riuscito anche a battere la seguitissima fiction di Rai 2 Non Uccidere con Miriam Leone.

Ma non c’è da stupirsi: gli ascolti della prima serata sono stati in linea con quelli delle passate edizioni. Il programma ha un suo affezionato pubblico e altre fette ne acquisirà con lo scoppiare dei primi scandali e tradimenti.

In realtà il primo scandalo è già scoppiato: una delle coppie è sposata da 4 anni, cosa accadrà? Rimarrà nel programma o verrà esclusa?
E invece la coppia formata da Camilla e Riccardo? Riuscirà Camilla a contenere la gelosia nei confronti della tentatrice Simona?
Francesco e Selvaggia continueranno a resistere nonostante i continui litigi?

Questo è quello che vogliono sapere i fan di Temptation Island, giunto ormai alla quinta edizione.

Ma di cosa parla? Perché è definito trash dalla critica?

Sei coppie di fidanzati vengono chiusi per cinque settimane in un villaggio, gli uomini da una parte e le donne dall’altra e vengono tentati quotidianamente da 12 tentatori e 12 tentatrici. Ogni lunedì sera durante la diretta tv, ad ognuno viene fatto vedere il filmato sulla settimana del rispettivo partner.