Edoardo Vianello sfonda negli USA: “Guarda come dondolo” nella top ten dei brani più ascoltati

Il popolare cantautore romano entra prepotentemente nella top ten americana con il suo intramontabile twist del 1962 grazie alla serie Tv Master of None.

Quando si parla di anni Sessanta si parla, il più delle volte, delle canzoni. Canzoni sognanti, canzoni piene di ottimismo e di buonumore, senza tempo, autentici evergreen, come direbbero gli americani.

E sono proprio gli USA ad aver apprezzato un evergreen tutto italiano, Guarda come dondolo, e farlo schizzare nella top ten dei brani più scaricati.
Il merito è da attribuire alla serie Tv targata Netflix, Master of None, nella quale in una scena l’attrice italiana Alessandra Mastronardi insegna al protagonista, Aziz Ansari, a ballare il twist proprio sulle note di Guarda come dondolo.

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In classifica USA con 55 anni di ritardo

Ci sono voluti ben 55 anni affinché la canzone di Vianello sbarcasse negli USA. Guarda come dondolo infatti uscì in Italia nell’estate del 1962, accoppiata ad un altro brano di grande successo del cantautore romano: Pinne, fucile ed occhiali.

Il singolo, dai chiari intenti balneari, sbancò nelle classifiche italiane di quell’anno risultando essere uno dei singoli più venduti del 1962. Tanto fu apprezzato che Dino Risi decise di inserire entrambe le canzoni all’interno di uno dei suoi più grandi capolavori: Il sorpasso.

A distanza di tanto tempo e a confermare la bontà del prodotto di Vianello ci ha pensato Netflix che, inserendo Guarda come dondolo nella serie Tv, gli ha consentito di vivere una seconda primavera.

I numeri sono impressionanti; secondo Billboard per Guarda come dondolo ci sono stati 15 mila tag su Shazam, 900 download e 120 mila streaming, facendo piazzare il twist al decimo posto della top ten dei brani più ascoltati.

Non è un caso isolato

In effetti non è la prima volta che canzoni “datate” conoscano una nuova giovinezza nella loro versione originale. Era già accaduto ad esempio con Downtown di Petula Clark e Make your own kind of music dei Mamas and Papas, inserite entrambe nella colonna sonora della celeberrima serie Lost.

E ancora, pensiamo a Dominique, inquietante marcetta del 1964 cantata dalla belga Suor Sorriso, suonata ossessivamente da un giradischi perennemente acceso in American Horror Story – Asylum.
Sempre grazie ad Asylum è tornata alla ribalta anche The name game curioso divertissement linguistico eseguito originariamente da Shirley Ellis.

La cosa intressante è che un brano italiano e per giunta così vecchio abbia attecchito sull’ostico mercato musicale americano, da sempre non incline agli influssi extra moenia.
Per adesso Guarda come dondolo ha fatto breccia nel cuore degli americani ma in Master of None c’è spazio anche per altri successi italiani.

Parliamo, ad esempio, di Più di te di Mina, un misconosciuto lato b del 1965 a sua volta cover di un brano americano: I won’t tell di Tracy Dey, e un altro raffinatissimo pezzo del repertorio mazziniano: Un anno d’amore, del 1964.

Chissà se ce la faranno anche loro?