Ucraina, Mykolaiv: colpito ospedale pediatrico, ci sarebbero vittime

La denuncia arriva dallo stato maggiore ucraino nell’aggiornamento quotidiano sulla situazione nel paese.

C’è anche un ospedale pediatrico tra le strutture colpite dai russi a Mykholaiv, secondo la denuncia dello stato maggiore ucraino. Il bollettino quotidiano segnala che gli attacchi sarebbero stati condotti con l’utilizzo delle cosiddette munizioni a grappolo, il cui uso - ricordano gli ucraini - è stato vietato dalla convenzione di Ginevra. Le circostanze avrebbero generato morti e feriti, con il coinvolgimento nel bilancio di minori.

Guerra in Ucraina: Mykolaiv sotto attacco

Mykolaïv è una città dell’Ucraina di 476.101 abitanti. È il capoluogo e centro maggiore dell’oblast di Mikolaiv e si trova nella parte meridionale del Paese, che sin dall’inizio del conflitto ha rappresentato una delle aree in cui il conflitto ha generato gli effetti più devastanti.

Stando alle ultime notizie che provengono da fonti ucraine nelle ultime ore si sarebbero registrati danni importanti ad alloggi civili e strutture mediche, per i quali si fa specifico riferimento per l’appunto all’ospedale pediatrico.

Bombe a grappolo: cosa sono

Si parla molto, ed anche in questo caso, delle violazioni delle convenzioni che impongono il divieto di utilizzo di bombe a grappolo. Si tratta di sistemi di attacco che si basano su armi che, in genere sganciati da mezzi aerei, sono progettate per avere al loro interno più munizioni che, già in aria, si dividono e si spargono ad ampio raggio.

La loro esplosione è prevista dopo l’impatto con il suolo e quando la deflagrazione non avviene c’è il rischio che restino sul terreno, esponendo eventuali passanti inconsapevoli al rischio che si possa generare il loro innesco.

Guerra in Ucraina, si attendono i prossimi sviluppi

Dal punto di vista ucraino la Russia starebbe raggruppando le sue forze per un nuovo attacco alla zona orientale del paese. Una scelta che sarebbe finalizzata a scatenare l’offensiva finale in quei territori in cui sono compresi Donetsk e Lugansk, in maniera tale da assumere il pieno controllo di quelle zone.

Non si sarebbe, invece, ancora fermata l’azione russa su Mariupol. La città del Sud, secondo il rapporto ucraino, è ancora interessata dai bombardamenti che starebbero continuando a generare danni nelle zone residenziali del territorio e alle infrastrutture della zona.

Incontro Putin-Zelensky non è un’ipotesi vicina

Non si registrano, invece, segnali incoraggianti rispetto alla possibilità che a breve una mediazione possa favorire lo stop alla conflittualità. Lo stesso Zelensky, in un discorso diffuso attraverso la televisione ucraina, ha lasciato intendere come potrebbe non esserci un incontro con il presidente della Russia Vladimir Putin.

Nei giorni scorsi si era detto come, qualora i negoziati avessero raggiunto un sufficiente livello di avanzamento, sarebbe stato possibile prevedere un vertice tra i due presidenti. Ipotesi che, al momento, non appare vicina a concretizzarsi e intanto la guerra prosegue inesorabile, seminando morte e distruzione tra i militari così come tra i civili.