Trentenne albanese evade dai domiciliari: “Meglio in carcere che con mia moglie a casa”

Un uomo di circa 30 anni si è presentato in caserma chiedendo di essere trasportato in carcere, stanco della convivenza con la moglie

Era stanco di dover convivere con la moglie 24 ore su 24 e così ha chiesto ai Carabinieri di poter scontare la pena in carcere. Questa la strana richiesta pervenuta ai militari di Guidonia Montecelio, che ieri sera si sono visti piombare in caserma un uomo di circa 30 anni di origini albanesi, che stava scontando una pena ai domiciliari per alcuni reati commessi in passato.

Troppi litigi con la moglie, 30enne agli arresti dai domiciliari chiede di andare in carcere

A quel punto l’uomo ha espressamente richiesto di essere portato in carcere. Il motivo? Da tempo la convivenza forzata con la moglie era diventata esasperante a causa dei continui litigi.

E così, senza vedere altre alternative, ha preferito evadere dai domiciliari e di presentarsi spontaneamente in caserma chiedendo di poter continuare a scontare la pena in una cella. I militari hanno accolto la sua richiesta e lo hanno arrestato per evasione. Dopo aver spiegato la situazione all’Autorità giudiziaria, il 30enne è stato trasportato in carcere.

Episodi simili avvenuti negli ultimi mesi

Sebbene l’episodio avvenuto la scorsa sera possa sembrare molto particolare, non è in realtà così raro che una persona sottoposta agli arresti domiciliari faccia la stessa richiesta. In molti preferiscono sin da subito scontare la pena in carcere, mentre altri chiedono di poter cambiare regime dopo qualche mese. Il tutto perché stanchi di dover convivere con consorti e parenti. E c’è anche chi ha commesso nuovi reati, aggravando la propria posizione, pur di finire in cella.

A fine settembre per esempio un uomo di 52 anni, costretto agli arresti domiciliari ad Asti con una pena di due anni e due mesi per maltrattamenti, si è presentato spontaneamente alla stazione locale per costituirsi e per farsi trasportare in carcere. L’uomo aveva già provato poche ore prima a contattare le forze dell’ordine, mal a sua richiesta era stata rifiutata.

L’uomo ha quindi raggiunto la caserma visibilmente alterato, tanto che sul posto si è reso necessario l’intervento del 118. A quel punto i Carabinieri lo hanno denunciato per evasione dai domiciliari, ma allo stesso tempo hanno deciso che non era necessario l’arresto. Mentre lo stavano riportando a casa ad Asti, tuttavia, l’uomo avrebbe aggredito i carabinieri che lo hanno «finalmente» arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Qualche settimana prima era stata la volta di un 61enne, originario di Roma. L’uomo si è presentato alla caserma dei carabinieri di Avezzano chiedendo al personale che era in servizio di poter essere riportato in carcere. Il 61enne era esausto e non non riusciva più a sopportare di vivere in casa con sua moglie e con sua figlia. Anche in questo caso i Carabinieri hanno deciso di «accontentarlo» arrestandolo per evasione.