Trasporti pubblici: rimborsi per ritardi e tutte le novità

Novità per i trasporti pubblici: rimborsi entro mezz’ora per i ritardi e multe più alte per chi non ha il biglietto. Ecco tutte le novità previste dal decreto.

Importanti novità per il trasporto pubblico, infatti, la bozza di decreto sui trasporti locali prevede l’introduzione di multe più alte per i passeggeri senza biglietto e il rimborso per il ritardo dei mezzi pubblici.
E’ previsto che i passeggeri vengano rimborsati in mezz’ora per il ritardo e che le multe arrivino anche a 200 euro. Vediamo, ora quali sono tutte le novità che verranno introdotte con il decreto sui trasporti pubblici locali.

Trasporti pubblici, novità: multe più alte e rimborsi in mezz’ora

La bozza di decreto sul trasporto pubblico locale ha inserito la previsione di multe più alte che possono arrivare fino a 200 euro per coloro che non hanno il biglietto e la possibilità, per i passeggeri, di chiedere il rimborso già dopo mezz’ora di attesa nel caso in cui i mezzi pubblici siano in ritardo o le corse vengano soppresse, escludendo, ovviamente, i casi di calamità naturali, scioperi ed emergenze imprevedibili.

La bozza del decreto, che rientra nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione, non è ancora un testo definitivo. Ecco per ora quali sono le indicazioni fornite.

Per quanto riguarda i trasgressori, cioè i passeggeri senza biglietto o che non hanno provveduto alla vidimazione, il testo prevede che la multa “è pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario” e l’importo “non sarà superiore a 200 euro”, inoltre il biglietto dovrà essere convalidato ogni volta che si fruisce dei mezzi pubblici, diversamente da quanto avviene oggi.

Infatti, una parte importante del decreto è dedicata all’evasione che, come afferma Massimo Roncucci, presidente dell’Asstra, l’Associazione che riunisce le Aziende del trasporto pubblico locale, porta via “400-500 milioni di risorse l’anno”, infatti, si registra “un tasso medio di evasione intorno al 20%”.

Sui ritardi o sulle corse cancellate, poi, il decreto dispone norme più rigide: il diritto al rimborso può essere fatto valere già dopo mezz’ora per i ritardi dei mezzi locali e dopo un’ora se il raggio si allarga oltre l’ambito locale, a meno che non si siano verificati scioperi, calamità naturali o altri eventi imprevedibili.

Trasporti pubblici, novità: controlli, videosorveglianza, nuove tratte

Il decreto prevede, poi, altre misure finalizzate a migliorare il servizio del trasporto pubblico locale, sia mediante controlli più stringenti che l’incremento dei mezzi pubblici e delle corse.

Infatti, si pensa di aumentare il potere dei controllori sui mezzi pubblici ed in molti casi le aziende di trasporto potranno servirsi di soggetti esterni identificati come agenti accertatori, che, nei limiti del loro servizio, acquistano la “qualità di pubblico ufficiale” ed inoltre è previsto che il Ministero dell’Interno possa mettere a disposizione “agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria”, per un periodo non superiore a 3 anni, come ausilio per i soggetti accertatori.

Sempre per limitare l’evasione derivante dal mancato pagamento del costo del biglietto o dalla non vidimazione, il decreto dispone che vengano utilizzati sistemi di videosorveglianza da istallare a bordo dei mezzi pubblici e presso le banchine delle fermate.

le relative registrazioni rappresenterebbero, quindi, un mezzo di provanel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori, anche con eventuale trasmissione alle competenti forze dell’ordine”.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio proprio qualche giorno fa ha annunciato

“Il 2016 sarà l’anno di una vera e propria rivoluzione per i trasporti pubblici.”

Infatti, nella bozza di decreto sono inserite altre misure che mirano al miglioramento del trasporto pubblico come l’ammodernamento dei mezzi pubblici e la graduale sostituzione di quelli più inquinanti con i nuovi e la predisposizione di tratte ferroviarie aggiuntive, misura che richiede la collaborazione delle Regioni (titolari del servizio) e delle Aziende, soprattutto di Ferrovie dello Stato, ma anche della Cassa Depositi e Prestiti.

Si attende il testo definitivo e poi, come spiega Delrio

“I provvedimenti diventeranno operativi entro due mesi e, poi, si valuterà se sono necessarie altre misure e se avranno bisogno di nuove leggi o possano essere inserite in altri strumenti di indirizzo o in accordi con le Regioni.”