Cremona: multava auto quando non era in turno, indagato vigile

Agente di polizia nei guai: compilava verbali mentre era fuori servizio registrando ignari automobilisti con il suo smartphone

Registrava con il suo smartphone le auto in sosta vietata davanti ad una scuola materna e in un secondo momento compilava il verbale infliggendo le rispettive sanzioni. Questo escamotage avrebbe permesso a un agente della polizia locale di Cremona Angelo Sorvillo, 32 anni, di infliggere multe mentre si trovava fuori servizio. Il poliziotto è finito sotto indagine della procura. Il pm Milda Milli ha chiesto la misura interdittiva della sospensione dal servizio. Il gip deciderà nei prossimi giorni.

Il «trucco» utilizzato dall’agente

Secondo quanto riportato dal quotidiano Cremona Oggi, sarebbero ben 25 i verbali emessi dal vigile mentre si trovava fuori dal servizio. L’agente in questo modo non rilasciava la multa sul cruscotto, impedendo agli automobilisti di contestare subito il verbale, come invece vuole il regolamento.

I proprietari dei vari mezzi, tra l’altro, erano tutti nei pressi del proprio veicolo mentre l’agente girava i video con il telefonino. A Sorvillo quindi non bastava altro che compilare la sanzione con la data del giorno in cui aveva effettuato il video e inviare i verbali per posta con buona pace degli ignari automobilisti che sono stati costretti anche a pagare le spese di notifica.

Confrontandosi tra loro, i cittadini presi di mira dall’agente hanno scoperto che al momento della presunta infrazione si trovavano tutti nei pressi della scuola, in attesa dell’uscita dei figli. A quel punto hanno inviato un esposto al comando della polizia locale. All’agente Angelo Sorvillo è contestata l’accusa di falso ideologico.

Lo stesso agente sarebbe al centro di altre indagini

L’agente dovrà rispondere, insieme al collega Paolo Villa, anche dell’accusa di abuso d’ufficio. L’agente avrebbe infatti effettuato un accesso abusivo su accertamenti inerenti a un vicino di casa di Villa per agevolare il collega in dispute di vicinato.

Secondo il quotidiano locale, sullo stesso Sorvillo e su altri due agenti, penderebbe un’altra indagine per un’ulteriore vicenda. Il caso riguarderebbe un presunto abuso subito da una donna che, dopo un acceso litigio con il compagno aveva gettato fuori dall’abitazione alcuni attrezzi ed effetti personali dell’uomo.

Alla richiesta degli agenti di fornire le proprie generalità, la donna era andata in escandescenze ed era quindi stata ammanettata e condotta al comando. In seguito la donna ha presentato un reclamo. Le modalità con cui è avvenuto questo arresto sono ora al vaglio degli inquirenti.

La reazione del Comandante della Polizia Locale

Il comandante della polizia locale Pierluigi Sforza ha preferito non esprimersi su quanto accaduto, ribadendo che il Comando da lui presieduto continuerà a collaborare con la procura in modo trasparente.

La priorità è quella di tutelare i tanti agenti che ogni giorno operano nel rispetto delle norme e delle garanzie dei cittadini. L’assessore Barbara Manfredini ha speso ottime parole nei confronti del Comando di Polizia, rimettendosi tuttavia alle decisioni dei giudici.