Totti, il docufilm sul Capitano anticipato in tv: dove e quando in onda

Cambio di programmazione per il documentario sull’ex calciatore della Roma, al centro del gossip di questi giorni

Francesco Totti fa ancora parlare di sé dopo l’annuncio della separazione da Ilary Blasi. Stavolta però non per il gossip che imperversa, ma per il documentario sulla sua vita, che sarà presto in tv.

Il documentario su Francesco Totti: quando e dove in tv

Mi chiamo Francesco Totti’, il docufilm sul Capitano della Roma, andrà in onda con largo anticipo sui tempi previsti. Inizialmente previsto per la stagione televisiva autunnale, a causa dell’attenzione mediatica che in questo momento lo vede protagonista, anche i palinsesti tv si sono adeguati.

La fine della storia d’amore lunga venti anni (di cui diciassette di matrimonio e tre figli) tra il Capitano e Ilary Blasi ha un tale appeal che perfino Rai 1 ha deciso di cavalcare l’onda mediatica e accelerare con la messa in onda del documentario del 2019. Il docufilm andrà infatti in onda lunedì 25 luglio in prima serata su Rai1.

’Mi chiamo Francesco Totti’: il docufilm sul Capitano

A dirigere il documentario sull’ex leggenda del calcio è Alex Infascelli. Nel prodotto televisivo si narra la vita del campione dall’infanzia, agli esordi sul campo verde, sino all’ultima partita giocata all’Olimpico nel 2017. Il documentario trae spunto dal libro autobiografico di Francesco Totti, dal titolo ’Un Capitano’.

Un libro scritto dal calciatore insieme a Paolo Condò. Ed è proprio la notte prima del suo addio al calcio che Totti ha ripercorso tutta la sua vita e la sua carriera calcistica. Non mancando di parlare della storia d’amore con Ilary Blasi, dei tanti successi in campo, dei momenti di vita e ricordi inediti.

Un lungo racconto, perché è lungo il percorso fatto da Francesco Totti: venticinque anni di carriera, gli esordi nella Lodigiani, poi i trionfi, alla Coppa del Mondo, senza dimenticare il rapporto con i tecnici che negli anni lo hanno allenato alla Roma e in Nazionale. Ed ancora l’infortunio prima dei Mondiali del 2006.

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