Tensione al G20: perché Lavrov (Russia) ha lasciato la riunione in anticipo

In occasione del G20 di Bari il ministro degli Esteri della Russia ha lasciato la Riunione in anticipo

Tensione palpabile al G20 di Bali. In base alle notizie riportate dal Guardian, il ministro degli Esteri Russo Sergej Lavrov ha scelto di abbandonare con anticipo la riunione. Lo ha fatto sottolineando come la Russia non abbia responsabilità rispetto ad una possibile «crisi globale alimentare» e che l’atteggiamento sanzionatorio che si sta avendo contro Mosca equivale ad una dichiarazione di guerra.

G20: le parole dette da Lavrov

Sergej Lavrov ha affermato che la Russia non ha nulla da parlare con l’Occidente, se da quella parte emerge solo l’auspicio che vinca l’Ucraina e la non intenzione di svolgere colloqui. Il ministro degli esteri secondo quanto riferisce il portale britannico avrebbe lasciato la riunione nel momento in cui stava per prendere la parola il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock.

Nessuna foto di gruppo e niente cena per i ministri del G7

Va detto che l’uscita di Lavrov dalla riunione del G20 con anticipo non è stato l’unico momento di tensione. La riunione dei capi delle diplomazie, ad esempio, non ha avuto nessuna foto di gruppo. Alla vigilia, invece, i ministri che rappresentavano i paesi del G7 avevano scelto di non partecipare alla cena a cui avrebbe partecipato anche l’esponente del governo di Mosca.

Cosa è il G20

Con il termine G20 si indica il gruppo dei 20. Si tratta dei paesi più importanti a livello economico nel mondo. Ne fanno parte:

  • Arabia Saudita,
  • Argentina,
  • Australia,
  • Brasile,
  • Canada,
  • Cina,
  • Corea del Sud,
  • India,
  • Indonesia,
  • Francia,
  • Germania,
  • Italia,
  • Messico,
  • Regno Unito,
  • Russia,
  • Stati Uniti,
  • Sudafrica
  • Turchia.

I rappresentanti di questi paesi in occasione di appuntamenti che, per l’appunto, vengono denominati G20 si riuniscono per dibattere di temi che riguardano la comunità internazionale.

Le parole di Putin sui timori per la crisi alimentare

E, a proposito di timori, per la situazione globale da Mosca sono arrivate nuove dichiarazioni in merito. I timori per la crisi alimentare secondo Vladimir Putin sarebbero riconducibili «ad azioni sbagliate da parte dell’Occidente». Il presidente russo ha parlato della possibilità di un’evoluzione della situazione che potrebbe diventare «tesa». Ha fatto riferimento a errori «nel campo dell’energia e della politica macroeconomica» e secondo Putin sarebbe tutto riconducibile a quello.