Si è iniziato a parlare della possibilità che Telegram possa diventare a pagamento. La notizia suscita interesse poiché si tratta di un’app che in molti utilizzano su Android o Ios in maniera gratuita ed è molto apprezzata tra gli utenti. È bene, però, chiarire quale sia lo scenario che viene descritto dalle indiscrezioni, facendo il punto della situazione di quello che è emerso fino al momento.
Cosa è Telegram
Telegram, dopo WhatsApp, è l’app di messaggistica più diffusa a livello internazionale. La prima versione è stata rilasciata il 14 agosto del 2013 e da allora ha avuto uno sviluppo importante che è stato propedeutico ad un utilizzo sempre più capillare nel mondo. Consente di scambiare quelli che una volta erano i testi inviati tramite sms, immagini, video e file.
Permette di creare gruppi ed anche di iscriversi a canali che si occupano di distribuire notizie. Non manca una quota di persone che la preferisce a WhatsApp per qualche funzione in più e che diventa particolarmente utile per chi ne sa sfruttare le potenzialità. E negli ultimi tempi se ne è parlato anche di più per una serie di contingenze storiche.
Con la guerra in Ucraina, infatti, si è potuto notare quanto politici e figure istituzionali della zona lo utilizzino per veicolare le proprie comunicazioni. Questo perché il fondatore dell’app, benché sia ormai lontano dalla Russia, ha origini di San Pietroburgo. Ma ormai anche in Italia e nel resto del mondo ha raggiunto un’importante diffusione.
Cosa potrebbe cambiare per Telegram
Diverse fonti di stampa che stanno parlando della possibilità di un Telegram a pagamento riprendono una notizia lanciata dal sito Android Police. L’eventualità tuttavia non prevede che l’applicazione possa continuare ad essere disponibile solo per chi dovesse versare un canone periodico. La novità dovrebbe essere rappresentata da una versione Premium, riservata ad utenti abbonati.
Non è chiaro in maniera precisa quali potrebbero essere le opzioni aggiuntive che potrebbero essere ritenute un surplus rispetto alla versione standard delle applicazione. Tra le ipotesi che vengono fatte ci sono quelle relative alla presenza di emoticon e sticker animati. O almeno questo è quanto sembra essere lecito attendersi, fermo restando che fino a quando non se ne avrà certezza occorrerà usare il condizionale rispetto alle prospettive che potrebbero delinearsi.
Telegram a pagamento? Forse, ma con un «ma»
In attesa di capire quale sarà l’evoluzione di queste indiscrezioni, la sensazione è che dunque difficilmente le principali funzioni di Telegram saranno subordinate ad una versione a pagamento. Si dovrebbe cioè poter continuare ad utilizzare l’applicazione, potendo beneficiare di tutte le opportunità di comunicazione che offre senza dover pagare alcuna cifra. Il corso degli eventi chiarirà se le previsioni saranno confermate o ci saranno sviluppi diversi.