Strage Texas: cosa è successo e chi è l’autore

L’autore, dopo essersi barricato in un edificio, è stato ucciso dalla Polizia.

Si può parlare di vera e propria strage rispetto a quanto accaduto in Texas. Un giovane uomo, a mezzogiorno del 24 maggio, ha aperto il fuoco in una scuola elementare di Uvalde e ha causato 21 morti. Si tratta di 19 bambini e 2 docenti di un complesso scolastico che ospita circa 600 studenti. Una notizia che ha sconvolto gli Usa e che, in maniera beffarda, arriva quando mancavano solo due giorni dalla fine dell’anno scolastico.

Strage Texas: chi è l’autore

Il responsabile di quanto accaduto è un ragazzo di diciott’anni. In base alle notizie emerse, si tratta di uno studente che frequentava la struttura scolastica. Quest’ultima comprendeva anche un liceo. Colui che ha sparato, prima di rendersi responsabile di quanto accaduto, ha sparato anche alla nonna. La sessantaseienne risulta essere ricoverata in gravi condizioni.

Strage Texas, la ricostruzione dell’accaduto

Nelle ultime ore sono arrivate le ricostruzioni di quanto sarebbe accaduto. Il ragazzo sarebbe arrivato in auto nel parcheggio della scuola, avrebbe parcheggiato negli spazi appositi del campus e successivamente si sarebbe avviato a piedi verso la zona in cui ha aperto il fuoco. Lo ha fatto armato di un fucile ed una pistola semiautomatica. La sua azione, ad un certo punto, lo ha visto barricarsi all’interno di un edificio del complesso scolastico e lui stesso ha perso la vita, ucciso dalla Polizia.

L’intervento di Biden su quanto accaduto ad Uvalde

La strage di Uvalde non può che segnare una comunità di 15.000 abitanti. Tuttavia, l’eco di un dramma così ampio non poteva che avere eco nazionale ed internazionale. Sulla vicenda si è registrato anche l’intervento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. «Sono stanco» ha tuonato, sottolineando come sia il tempo di «agire» con riferimento alle armi. Lo ha fatto mettendo in evidenza il fatto che sia sbagliato che un diciottenne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile.

Un pensiero sottolineato chiedendosi perché queste cose non accadano in altre parti del mondo. Da tempo e, anche per quanto più volte è accaduto negli Usa, vengono aperti spazi per riflessioni sul modo in cui è possibile entrare in possesso di armi da fuoco. Dibattito che, ovviamente, si anima in maniera più vigorosa dopo vicende come quella che si è verificata in Texas.

Un episodio che ne ricorda altri

Quanto accaduto, purtroppo, non è una novità per gli Stati Uniti. Si ricorda, ad esempio, una strage che nel 2012 si era verificata in Connecticut, a New Town. In quell’occasione sempre una scuola elementare aveva visto un giovane fare irruzione uccidere 26 persone. Di questi 20 erano bambini. Ed anche in quell’occasione il ventenne, prima di aprire il fuoco all’interno di un’edificio scolastico, aveva aperto il fuoco contro una familiare. Era la madre, che morì.