Stop alla plastica monouso: che significa, cosa cambia e quali sono i divieti

Il 14 gennaio è il giorno dell’entrata in vigore del decreto che recepisce la direttiva Europea Sup

Stop all’uso della plastica monouso che non sia compostabile e biodegradabile. È la novità sostanziale che si registra a partire da venerdì 14 gennaio 2022.

Si tratta di un’evoluzione che però sarà quasi graduale sulla base della possibilità di esaurire le scorte ancora presenti. La data resta, però, quella indicata sulla Gazzetta Ufficiale come quella di entrata in vigore del decreto legislativo numero 196 dell’8 novembre 2021.

Stop alla plastica monouso: la direttiva Europea Use Plastic

Il provvedimento recepisce la direttiva dell’Unione Europea denominata Sup, acronimo di Single Use Plastic, risalente all’anno 2019. In termini concreti si arriverà allo stop della possibilità d’utilizzo per alcuni articoli, anche di uso comune, che siano in plastica non biodegradabile e non compostabile.

Lo stesso decreto legislativo sottolinea come il provvedimento si inquadri nella volontà di «pervenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente», con particolare riferimento alla situazione dei mari, all’impatto sulla salute dell’uomo.

Una strategia messa in campo, stando a quanto si legge nel testo presente sulla Gazzetta Ufficiale, «a promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi». L’obiettivo dichiarato è un «corretto funzionamento del mercato» e la promozione di «comportamenti responsabili rispetto alla corretta gestione dei rifiuti in plastica».

Plastica monouso: quali prodotti vanno verso lo stop?

Il provvedimento, in termini riferiti alla quotidianità, porterà all’impossibilità di acquistare piatti e bicchieri di plastica che non rispettino le norme, i bastoncini per le orecchie, cannucce, ma anche tazze e bicchieri in polistirene espanso.

«La messa a disposizione sul mercato nazionale - come riporta decreto in relazione ai prodotti - è consentita, fino all’esaurimento delle scorte, a condizione che possa esserne dimostrata l’immissione sul mercato in data antecedente alla effettiva decorrenza dell’obbligo».

Previste sanzioni da 2500 a 25.000 per chi non rispetterà le regole, così come agevolazioni con credito di imposta per le aziende che si avvarranno di prodotti riutilizzabili, compostabili o biodegradabili.

Inquinamento da plastica, un problema di grande impatto ambientale

La nuova direzione relativa allo stop alla plastica monouso si inquadra nella direzione che asseconda la necessità di affrontare il problema ambientale. L’esponenziale aumento dell’utilizzo di oggetti in plastica porta a numeri impressionanti che sono riportati dal sito del Wwf.

Si stima infatti che:

  • 450milioni di tonnellate di plastica vengono prodotte ogni anno;
  • 8mln di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono ogni anno negli oceani;
  • ben 700 specie sono state interessate da fenomeni di inquinamento da materie plastiche.

Numeri che segnalano quanto nel tempo la situazione si sia fatta preoccupante e oggi si sia data grande attenzione al tema con le norme che recepiscono le direttive europee.