Smettere di fumare per chi ha avuto problemi cardiaci: i dati spiegano quanto è importante

Un nuovo studio racconta quanto è importante smettere di fumare per chi ha

Smettere di fumare dopo un infarto o aver avuto altre problematiche cardiache fa bene. Una notizia che, ovviamente, non sorprende, se si considera quanto i medici sconsiglino il tabagismo. Ci sono però nuove evidenze legate ad un nuovo studio condotto dall’Amsterdam University Medical Center e presentato ad un Congresso della Società Europea di Cardiologia.

Continuare a fumare dopo un infarto, quali rischi?

La letteratura scientifica indica l’abitudine al fumo come uno dei maggiori fattori di rischio per diverse patologie, ma molto spesso per avere l’idea di quanto rappresenti un rischio per le persone è necessario toccare con mano i numeri che spiegano quanto gli equilibri siano spostati dalle proprie condotte di vita.

Chi ha avuto un infarto è una persona che, in genere, dopo aver avuto un’esperienza difficile, tende a riguardarsi. Ed è proprio per questo che sono in tanti coloro i quali preferiscono mettere da parte le sigarette. Per alcuni, però, anche dopo continua ad essere difficile rinunciare ad una pratica che fa parte della propria quotidianità.

Negli ultimi giorni è stato presentato uno studio condotto dall’Amsterdam University Medical Center in cui sono stati prese in esame quasi 1000 persone dai quarantacinque anni in su. Lo studio ha come autrice la dottoressa Tinka Van Trier. Questi 989 pazienti non avevano smesso di fumare nel semestre successivo alla manifestazione di un infarto, all’impianto di uno stent o di un bypass.

Smettere di fumare utile quasi quanto tre farmaci insieme

In seguito ad un evento di questo tipo, i medici si occupano di fornire ai pazienti terapie che possano prevenire il riproporsi di eventi di tipo cardiaco. In questi casi si utilizzano trattamenti con antiaggreganti, farmaci finalizzati ad abbassare i livelli pressori e statine.

Ebbene, ciò che è emerso che tra tutte le tipologie di forme di prevenzione quella più efficace era proprio smettere di fumare. L’analisi dei numeri, sulla base del campione considerato, ha portato a concludere che solo dire basta al fumo avrebbe consentito di vivere fino a 4,81 anni in più. Considerando, invece, tutte le altre tre tipologie di farmaci insieme si arriva a 4,83.

Smettere di fumare porta diversi benefici, al di là dei problemi cardiaci

Tra gli aspetti da tendere in considerazione che il beneficio di smettere di fumare, in questo caso, è stato considerato solo per una sfaccettatura. Non fumare più equivale, infatti, anche a ridurre le probabilità di incorrersi in malattie di altro tipo come quelle di ordine respiratorio o abbassare le possibilità di avere un tumore.

Secondo i dati Istat riportati dal Ministero della Salute tra gli over 14 sono poco meno di dieci milioni gli italiani che possono essere considerati fumatori. Il 22% degli uomini e il 15,1% delle donne.