Come diventare scrutatore, segretario e presidente di seggio

Come diventare scrutatore? Una domanda che si stanno ponendo in molti dal momento che le elezioni politiche si avvicinano sempre più. Il 4 marzo 2018 si vota infatti per eleggere il nuovo governo e per queste giornate serviranno scrutatori, segretari e presidenti del seggio in tutta la penisola.

Prendere parte al seggio in quanto funzionario porta anche ad percepire una paga per il lavoro svolto e sono in molti che hanno deciso di presentare domanda.
Di seguito vediamo come diventare scrutatore, presidente di seggio e segretario per queste elezioni e scopriamo qual è il compenso per ciascuna figura per il 2018.

Come diventare scrutatore alle elezioni 2018

Gli scrutatori vengono sorteggiati per ogni votazione, così da evitare ogni possibile arbitrarietà nella decisione e nell’assegnazione del posto di lavoro. Nel 2005 era stato proposto di cambiare la modalità di scelta dei candidati, stabilendo la chiamata diretta e in altre occasioni si propose anche di assegnare i posti prima alle persone disoccupate e solo successivamente occupare le altre posizioni.

La proposta non ha mai trovato riscontro e attualmente si occupano ancora le posizioni tramite sorteggio.

I requisiti necessari a rivestire la carica di scrutatore sono:

• Cittadinanza italiana;
• Aver raggiunto i 18 anni d’età;
• Essere iscritti alle liste elettorali del proprio comune.

Il modo più semplice per diventare scrutatore consiste nel manifestare la propria disponibilità a svolgere tale ruolo a:

• una sezione del proprio partito sul territorio;
• ai rappresentanti in Consiglio Comunale.

Come diventare segretario di seggio

Mentre i ruoli di scrutatore e presidente di seggio avvengono per mezzo di nomine istituzionali il segretario viene scelto direttamente dal presidente del seggio in maniera completamente arbitraria.
Il segretario nell’atto di svolgere il suo compito è comunque da considerarsi un pubblico ufficiale.

I soli requisiti necessari per ambire a tale carica sono:

• Cittadinanza italiana;
• Iscrizione alle liste elettorali comunali;
• Diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Non risulta quindi necessario essere iscritti ad alcun registro come invece avviene per le altre figure che lavorano all’interno del seggio.

Come diventare Presidente di seggio

Si tratta della carica più importante e meglio remunerata delle tre. Va detto però che si tratta anche dell’unica per la quale sia prevista l’obbligatorietà: in caso si venga scelti per rivestire il ruolo di presidente di seggio, non è possibile rifiutare il mandato.
Per ricoprire tale incarico sono necessari i seguenti requisiti:

• Cittadinanza italiana;
• Iscrizione alle liste elettorali comunali;
• Titolo di istruzione di scuola superiore;
• età compresa tra i 18 e i 71 anni.

Non possono ricoprire il ruolo di presidente di seggio coloro che sono:

• Dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti;
• Appartenenti alle Forze Armate;
• Medici condotti;
• Candidati alle elezioni in corso.

Per poter diventare presidente di seggio è sufficiente seguire la seguente prassi:

• Effettuare l’iscrizione all’albo, attraverso presentazione della domanda alla Corte d’Appello competente per il territorio;
• La domanda può venire inoltrata attraverso il proprio Sindaco ed è a titolo gratuito;
• La domanda può essere presentata entro il 31 ottobre di ogni anno ed è valida a vita;
• Una volta convalidata l’iscrizione, sarà la stessa Corte d’Appello a convocare gli interessati in occasione delle operazioni di voto.

Il Presidente del seggio è la persona con maggiore importanza all’interno

Orari di lavoro nel seggio e retribuzione

I tre compiti vengono svolti per due giorni e comportano una retribuzione. Se gli orari sono standard, nel corso del tempo la retribuzione è stata soggetta a modifiche, viene dunque presentata a scopo puramente indicativo.

• Orari dei seggi

Dopo la chiusura dei seggi al lunedì, il lavoro procede con lo spoglio delle schede e può terminare nel primo pomeriggio come a notte inoltrata, a seconda del tipo di votazione e dell’affluenza registrata.

Il denaro percepito per aver rivestito tali cariche non fa reddito e non è dunque soggetto a tassazione.