Romulus, Matteo Rovere svela il lato oscuro della serie tv: «tra corpi nudi e striscianti»

Romulus, la nuova serie tv di Matteo Rovere, ci mostra il suo lato più oscuro e «piccante»: com’erano le orge nell’antica Roma?

Sesso, violenza, e inaspettati tradimenti: questa era l’antica Roma prima della sua fondazione. Costantemente in lotta per la sopravvivenza e l’ascesa al potere. In Romulus si lascia spazio a quello che gli antichi romani amavano più tra tutte le cose. Matteo Rovere ha svelato alcuni retroscena abbastanza interessanti dei riti orgiastici che un tempo costituivano il tessuto sociale romano, e che sono stati riprodotti nella serie.

Tradurre la storia: tra testimonianza e fantasia

Ogni venerdì, in prima serata su Sky e NOW TV, la serie tv di Matteo Rovere va in onda. In occasione di vedere la prossima puntata, è stato chiesto da Movieplayer.it al giovane regista come si è riusciti a riprodurre così fedelmente le antiche usanze e costumi di una civiltà così antica.

«Abbiamo chiesto l’aiuto degli studiosi del settore. Ma allo stesso tempo ci siamo fatti guidare un po’ anche dalla nostra immaginazione. Questo mix di ricerca e visioni, ha messo in scena quello che penso possa avvicinarsi ai riti di un tempo di cui abbiamo soltanto fonti relative: non sappiamo davvero tutto di come, allora, praticassero riti con le viscere degli animali, di come sapessero interpretare il volo degli uccelli o di come usassero la divinazione attraverso i sogni. Eppure per noi erano tutte scene importanti, attraverso l’interpretazione di un sogno vedremo svolgersi la trama di Romulus. Volevo dare un’interpretazione di questi rituali che fosse il più possibile vicina allo spettatore di oggi, tra storicità e fantasia»

Corpi nudi e serpenti

Durante una scena particolare di un orgia, tra corpi nudi che danzavano e si strusciavano, l’attore protagonista che interpreta Wiros, si è ritrovato inaspettatamente confuso di quello che stava succedendo, tanto da chiedersi "Ma cosa sto facendo...?". In una scena particolare dell’orgia, si vedono corpi nudi dipinti di nero, che danzano aggrovigliati come se fossero dei corpi dalle fattezze serpentine.

In merito alla scena Matteo Rovere ha detto: «È stata una sequenza molto complessa. In realtà è stata girata esattamente come si girano le scene di battaglia: ho cercato di riprendere tutta l’intensità e l’emozione che i nostri personaggi hanno trasmesso mentre si calavano in questi riti di fertilità. Fa ridere perché sembra che stia parlando di qualcosa di aulico e glorioso, ma no, alla fine è proprio un’orgia.»