Reddito di cittadinanza: aumentano le cose che fanno perdere il sussidio, eccole

Aumenta il rischio di vedersi cancellare il sussidio, la nuova stretta già in vigore

Il nuovo reddito di cittadinanza diventa più rigido in materia furbetti e inattivi. Infatti si parte con una sorta di tolleranza zero per chi pensa o ha pensato in questi anni di beneficio, di lucrare su una misura che sì nasce come sostegno alle povertà, ma che ha anche uno spiccato indirizzo di ricollocamento lavorativo e sociale per i beneficiari.

Attivarsi per trovare lavoro, accettare le proposte lavorative e non cercare escamotage per dribblare le regole e percepire lo stesso il sussidio sono le regole. E adesso il mancato rispetto delle regole viene severamente punito. Ma quale è la punizione massima per chi prende un sussidio? Sicuramente la revoca del sussidio stesso. Aumentano infatti i casi in cui si può essere depennati dal reddito di cittadinanza.

Novità reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza resta una misura a favore di famiglie e singoli in gravi difficoltà reddituali ed economiche. La misura quindi è appannaggio di determinati soggetti, che naturalmente rispettano precisi requisiti. Ed anche l’importo erogato cambia da beneficiario a beneficiario in base alla sua condizione economico-patrimoniale determinata in base all’Isee.

La novità più rilevante per il 2022 è la maggiore facilità nel subire la revoca del beneficio. Lo dimostrano le nuove regole sulle accettazioni dei posti di lavoro eventualmente offerti ai soggetti attivabili del nucleo familiare beneficiario del sussidio.

Perdere il reddito di cittadinanza nel 2022 diventa assai facile

Non accettare la prima proposta lavorativa che deve provenire da non più di 80 Km dalla residenza del soggetto interessato porta alla riduzione proporzionale del sussidio per ogni mese successivo e pari a 5 euro. Questa una novità che adesso deve trovare conferma con i decreti di attuazione. E si può rischiare la revoca del sussidio al secondo rifiuto di una proposta lavorativa.

E la seconda proposta non ha limiti territoriali, potendo provenire da tutta Italia. E poi ci sono i reati. Perché commettere alcune tipologie di reato può portare alla revoca del sussidio. E con la nuova manovra finanziaria 2022, sono diventati di più i reati (ma anche alcuni comportamenti) che portano alla revoca del sussidio. Dalla rapina all’estorsione, dalla prostituzione minorile al riciclaggio e allo scippo.

Sono tanti i reati che possono portare alla revoca del sussidio. Inoltre, non dichiarare nell’Isee le vincite al gioco, oppure i consuntivi dei conti gioco per scommesse sportive o casinò on line, può far perdere il diritto al sussidio. Così come il lavorare in nero, o utilizzare stratagemmi come i prestanome per lavorare in proprio e percepire comunque il sussidio.

Aumenteranno i controlli nel 2022, come qualcuno ha già notato nei mesi immediatamente precedenti il nuovo anno. La tolleranza zero contro le pratiche furbesche che molti hanno adottato per percepire il sussidio è partita. Con gli organi accertatori che adesso hanno maggiore facilità nel provvedere a stanare i “furbetti”, grazie al pieno accesso alle banche dati.